La seconda divisione di
Ortopedia di
Villa Lucia Hospital è specializzata nel
trattamento chirurgico mininvasivo delle patologie che interessano piede e avampiede, in particolare nella correzione di
alluce valgo,
dita a martello e
neuroma di Morton. Si tratta di disturbi spesso associati tra loro che compromettono la deambulazione per via della
difficoltà a indossare qualsiasi tipo di calzatura e che alterano l’autonomia funzionale e la postura dei pazienti che ne soffrono. Il ricorso a tecniche innovative consente oggi di eseguire interventi a basso trauma e con una netta riduzione del dolore tanto che i pazienti tornano a casa a distanza di 24/48 ore dall’intervento. Il dottor
Michele Di Palo,
Responsabile della Seconda Divisione di Ortopedia della struttura GVM di Conversano, ci spiega in cosa consiste la correzione chirurgica delle patologie del piede e in che modo i pazienti recuperano il proprio assetto posturale in tempi ridotti.
Quali tecniche di intervento vengono impiegate per l’alluce valgo?
“Per la correzione dell’ alluce valgo - una deformazione dell’alluce in cui la punta del dito è inclinata verso le altre dita e la base sporge esternamente - impieghiamo la cosiddetta
tecnica di Chevron, tecnica francese che consiste in una
piccola incisione sulla articolazione metatarso-falangea. Successivamente si esegue una
osteotomia della testa del metatarso con una traslazione laterale della testa che si fissa con una
piccola vite in titanio. La durata dell’intervento è minima:
10 minuti al massimo un quarto d’ora. Non prevede ricovero per cui il paziente ha la possibilità di tornare a casa in giornata e deambulare in breve tempo”.
Perché l’alluce valgo è spesso associato al dito a martello?
“Nella maggior parte dei casi i due interventi sono contestuali: l’alluce valgo non fa altro che lateralizzarsi creando specialmente sul secondo raggio un dito a martello, ossia un dito che non è più dritto e stabile ma ricurvo. In questo caso si esegue un
intervento di artrodesi, ossia una fusione delle due falangi interessate. La correzione della deformità è immediata e il paziente può deambulare da subito con il supporto di una scarpa ortopedica, che varrà utilizzata per i successivi 30 giorni. In seguito il paziente potrà riprendere tutte le attività abituali”.
Un’altra patologia molto frequente è il Neuroma di Morton. Come si manifesta?
“Si tratta di una patologia ancora oggi misconosciuta e consiste in un
rigonfiamento del nervo interdigitale che viene a comprimersi tra le teste metatarsali ed è più frequente a livello della testa del terzo spazio intermetatarsale. La prima manifestazione del neuroma di Morton è la
compressione creata dalla calzatura. Il paziente avverte subito la necessità di togliersi le scarpe. In genere la patologia peggiora nel periodo che va da ottobre a maggio quando si indossano scarpe chiuse a differenza dell’estate quando si possono indossare anche scarpe aperte e lasciare i piedi più liberi. E’ importante non far degenerare la problematica, ma ai primi sintomi, eseguire una radiografia seguita se è necessario da una risonanza magnetica in modo da intervenire in tempi precoci”.
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