Ospedale Cortina / 24 marzo 2021

Come si svolge la visita neurochirurgica, per la diagnosi dei disturbi del cervello e del sistema nervoso

Come si svolge la visita neurochirurgica, per la diagnosi dei disturbi del cervello e del sistema nervoso
La Neurochirurgia si occupa del trattamento chirurgico di alcune condizioni patologiche del sistema nervoso periferico o centrale come disturbi vascolari (aneurismi, malformazioni arterovenose) tumori quali adenomi, meningiomi, neurinomi, cavernoma cerebrale, alcune forme di nevralgia per esempio quella del trigemino; inoltre trova applicazione nella traumatologia, nell’ernia del disco lombare o cervicale, fratture e traumi vertebrali, deformazione o instabilità della colonna, lombalgia, ecc e in alcune forme di dolore cronico

Come si svolge la visita neurochirurgica?
Quando il paziente viene indirizzato alla visita - spiega il Dottor François Lechanoine specialista in Neurochirurgia all’Ospedale Cortina - il neurochirurgo raccoglie informazioni sulla storia e sullo stile di vita ed effettua un attento esame neurologico, volto alla valutazione del caso clinico. 

Gli esami strumentali (es. radiografie, TAC, risonanza magnetica, elettromiografia (EMG), potenziali evocati, effettuati prima della visita, vengono visualizzati e interpretati in modo da offrire una diagnosi correlata al problema clinico. Se gli esami, di cui sopra, non sono stati effettuati, il neurochirurgo li prescrive insieme ad altri eventuali test di laboratorio (es. esami del sangue) o eventuali test cardiologici.

Il neurochirurgo provvede poi a stabilire, in base ai dati raccolti, un’eventuale indicazione chirurgica e pianifica, consigliando il paziente, la tipologia di intervento più adatta alla patologia, alle condizioni e all'età.

Come si accede alla visita?
Il paziente può essere indirizzato verso una visita neurochirurgica dal medico di famiglia o da qualsiasi specialista che consiglia un consulto specialistico oppure in caso di sintomi specifici che coinvolgono cranio, rachide o nervi, o ancora nel caso di scoperta di anomalie su test strumentali (eseguiti in ospedale o in laboratori d’analisi).

Quando è consigliata?
È opportuno distinguere la visita neurochirurgica riguardante il cranio dalla visita neurochirurgica riguardante il rachide: nel primo caso, la visita viene consigliata precocemente quando il paziente presenta sintomi di alterazione delle funzioni neurologiche (mobilità degli arti, perdita di forza, alterazioni cognitive, paralisi dello sguardo, nevralgia facciale), ma anche prima che compaiono, una volta scoperta un’ eventuale lesione intracranica o cerebrale (sia benigna sia maligna).
Nel secondo caso, la visita si consiglia quando i dolori del rachide (cervicalgia, lombalgia), i deficit del midollo spinale (paralisi, mielopatia ecc), i dolori o deficit dei nervi periferici (sciatalgia, cruralgia, cervicobrachialgia) hanno ripercussioni importanti (e nei casi più gravi invalidanti) sulla vita quotidiana. 

Quali esami supportano la visita neurochirurgica?
Tra gli esami diagnostici richiesti si distinguono:
  • Esami anatomici -> Radiografie (rachide) standard o dinamiche; TC, Angio TC; Risonanza magnetica;
  • Esami fisiologici -> Elettroencefalogramma (EEG); Elettromiogramma (EMG); Potenziali evocati, (PEM, PESS, PEV, etc.) esami utili per valutare la conduzione degli stimoli sensitivi lungo il midollo e il nervo periferico fino alla corteccia cerebrale;
  • Esame oculistico (campo visivo).
E’ consigliabile portare con sé ad ogni visite eventuali esiti di esami diagnostici effettuati in precedenza.

Quali sono le principali tipologie di intervento che possono essere indicate dal neurochirurgo?
Si ricorre all’intervento chirurgico nei casi di rischio vitale o funzionale permanente (es. paralisi, cecità, etc.) oppure in caso di inefficacia dei trattamenti medicali del dolore (con riguardo alle patologie del rachide o della nevralgia del trigemino).
Quanto agli interventi chirurgici che vengono eseguiti, si evidenziano, per il cranio: la craniotomia, che consente il trattamento della maggioranza delle patologie intracraniche o cerebrali con tecniche di microchirurgia; l’endoscopia transnasale che permette il trattamento delle patologie ipofisarie; l’endoscopia endoventricolare o la derivazione ventriculo-peritoneale per il trattamento dell’idrocefalo. Per il rachide, gli interventi che vengono eseguiti sono, tra gli altri, la microdiscectomia. l’artrodesi, l’artroplastica, le tecniche percutanee, la vertebroplastica, la cementoplastica.

L’Ospedale Cortina lavora in stretta connessione con tutta la rete degli Ospedali e Poliambulatori GVM, in particolare con Maria Cecilia Hospital - Ospedale di Alta Specialità di Cotignola (Ravenna) presso cui opera lo stesso Dottor Lechanoine. 
Dopo l’intervento, il paziente potrà essere seguito per i controlli direttamente sul territorio sempre presso l'Ospedale Cortina,  senza dover affrontare ulteriori spostamenti.

Per informazioni o per prenotare la visita neurochirurgica telefona allo 0436 883222 o scrivi al form Contatti
Revisione medica a cura di: Dott. François Lechanoine

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