07 luglio 2022

Defibrillatore, che cos'è e come si usa

Defibrillatore, che cos'è e come si usa
L'arresto cardiaco o infarto provoca circa 60.000 decessi ogni anno in Italia secondo i dati ISTAT. Con laiuto di un defibrillatore semiautomatico o automatico esterno (DAE) è possibile soccorrere tempestivamente le persone colpite da arresto cardiocircolatorio e tentare di evitare danni irreversibili agli organi vitali.

Che cos’è il defibrillatore

E’ un piccolo dispositivo, computerizzato, salvavita, in grado di ripristinare il normale battito del cuore in una persona colpita da arresto cardiaco improvviso (ACI).

Esistono diverse tipologie di defibrillatore:
  • il defibrillatore manuale esterno (utilizzato negli ospedali e sulle ambulanze)
  • il defibrillatore semiautomatico e automatico esterno (utilizzabile dal personale non sanitario)
  • va citato anche il defibrillatore cardiaco impiantabile (dispositivo che viene inserito sottopelle chirurgicamente).

Come funziona

Il defibrillatore riconosce automaticamente la fibrillazione e la tachicardia ventricolare (aritmie ventricolari) e determina o meno la necessità di erogare una scarica elettrica. Sempre automaticamente seleziona l’intensità di energia necessaria da inviare al cuore: l’utente, infatti, non ha la possibilità di modificare il potenziale elettrico della scarica.

Per l’utilizzo di questi dispositivi è importante seguire attentamente i comandi vocali, e in alcuni modelli anche visivi, che spiegano come intervenire. Generalmente:
  • si accende il dispositivo
  • si applicano gli elettrodi sul torace dell’infortunato
  • in pochi secondi, il DAE analizza il ritmo cardiaco, legge l’elettrocardiogramma e formula la diagnosi
  •  il DAE semiautomatico, in presenza di una fibrillazione ventricolare, ordina di premere il pulsante shock, per erogare la scarica elettrica, quello automatico, invece, eroga autonomamente lo shock.
E’ di fondamentale importanza che il soccorritore e chiunque sia nelle vicinanze dell’infortunato si metta a distanza nel momento in cui il defibrillatore emette la scarica elettrica.

Quando si usa

Nell’arresto cardiaco, l’attività elettrica del cuore si ferma, il cervello e gli altri organi vitali non ricevono il sangue e l'ossigeno di cui hanno bisogno, mettendo in pericolo di vita l’infortunato  se non si interviene entro pochi minuti. Prima viene ripristinato il normale ritmo del cuore, maggiore è la possibilità di evitare danni permanenti al cervello e agli altri organi.

Se sospettiamo di esser di fronte a un arresto cardiocircolatorio è fondamentale, prima di tutto, contattare il 112, poi è di vitale importanza utilizzare, se disponibile, un defibrillatore per ripristinare il ritmo normale del cuore.   

La defibrillazione unitamente alle manovre di rianimazione cardiopolmonare (sequenza di compressioni al torace e respirazione bocca a bocca) possono aumentare le possibilità di sopravvivenza.

Chi può utilizzarlo

Il defibrillatore può essere utilizzato da tutti, anche da personale non sanitario che abbia frequentato un corso teorico-pratico sull’uso del DAE e sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare di base (RCP), al termine del quale, superata una prova, viene rilasciato un apposito Certificato.

Per contrastare i numerosi decessi da arresto cardiaco, la legge 116 del 4 agosto 2021, ha reso possibile la progressiva diffusione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni:
  • nelle pubbliche amministrazioni con almeno 15 dipendenti e servizi aperti al pubblico
  • negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, nei porti,
  • a bordo dei mezzi di trasporto aerei, ferroviari, marittimi e della navigazione interna,
  • nelle scuole di ogni ordine e grado,
  • nei condomini, nei centri commerciali, alberghi, ristoranti,
  • nelle società sportive, nel corso degli allenamenti e durante le gare.
I defibrillatori devono essere installati in luoghi facilmente accessibili ed essere indicati con apposita segnaletica.

Defibrillatore cardiaco impiantabile

Si parla sempre di defibrillatore anche per il dispositivo cardiaco impiantabile che viene inserito, chirurgicamente, sotto pelle per il controllo ininterrotto dell'attività cardiaca tramite il monitoraggio del battito del cuore. In presenza di aritmie pericolose, come la fibrillazione e la tachicardia ventricolare, si attiva autonomamente, inviando scariche elettriche salvavita, capaci di ripristinare la corretta frequenza. 

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