L’ecocolordoppler carotideo è un’indagine non invasiva e indolore, che non necessita di iniezioni o incisioni chirurgiche. E’ fondamentale per valutare lo stato di salute delle carotidi - arterie che trasportano sangue e ossigeno al cervello - e individuarne precocemente possibili stenosi, potenzialmente pericolose, al fine di prevenire
l’ictus.
L’ecocolordoppler carotideo - spiega
la dottoressa Monica Ferri, specialista in Chirurgia Vascolare presso la
Diagnostica dell’
Ospedale Cortina accreditato SSN - è un esame vascolare non invasivo che, consente di
verificare la pervietà delle arterie carotidi e di
individuare eventuali ispessimenti o placche all’interno della parete delle arterie. Le placche, mediante questo esame, vengono evidenziate con precisione; si riesce a valutare la loro morfologia e l’entità di stenosi. Si riesce inoltre a studiare la velocità del flusso sanguigno all’interno dei vasi.
Un insufficiente afflusso ematico a livello cerebrale, può provocare quadri clinici severi come l’ictus o l’attacco ischemico transitorio (TIA).
Questo test diagnostico è utile per approfondire
sintomi che possono far sospettare un ictus o un TIA:
- perdita di forza ad un braccio o ad una gamba
- difficoltà nel parlare
- problemi di vista come una “tendina nera“ che all’improvviso oscura un occhio
- paresi del viso.
E' fondamentale sottoporsi al più presto all'ecocolordoppler al presentarsi dei sintomi, ma anche in assenza di disturbi, proprio al fine di fare
prevenzione primaria dell’ictus. A partire dai 50 anni di età è importante eseguire il controllo carotideo
almeno una volta all'anno, specialmente se si ha qualche fattore di rischio come abitudine al fumo,
ipertensione, colesterolo alto,
obesità,
fibrillazione atriale e/o familiarità per eventi ischemici.
Cosa si controlla con l’ecocolordoppler carotideo?
L’esito dell’ecocolordoppler carotideo ha un valore diagnostico perché permette di valutare, tempestivamente, già lievi
ispessimenti delle pareti delle carotidi e di intervenire in maniera mirata. Ha anche
un valore predittivo di rischio vascolare. Per questo motivo è considerato un esame di prima prevenzione da far eseguire, se necessario, ad altri esami di approfondimento. E’ utile inoltre per monitorare l’evoluzione di una stenosi o l’esito di una sua correzione.
In generale ricordiamo che è un esame che non richiede alcuna preparazione, è privo di controindicazioni anche per le donne in gravidanza, perché utilizza ultrasuoni e non radiazioni.
L’ictus si può prevenire
In Italia si registrano più di 200.000 casi di ictus all’anno, dati dell’Associazione iIaliana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA). Generalmente ha un’incidenza più frequente negli over 65, ma può colpire anche i giovani. L’80% di questi eventi potrebbero essere evitati e, nei casi in cui la patologia si è già manifestata, è possibile prevenire recidive con esami diagnostici mirati come l’ecocolordoppler carotideo.
Se ci viene diagnosticata una placca carotidea dobbiamo eseguire controlli ogni anno per valutare la sua evoluzione e contemporaneamente correggere lo stile di vita: evitare il fumo, fare attività fisica costante, ridurre il consumo di alcool e sale, seguire una dieta sana priva di grassi saturi, ricca di vegetali e frutta.
Infine è importante monitorare anche costantemente i valori di pressione, colesterolo e trigliceridi e gli indici di glicemia soprattutto in caso di
diabete.