Nonostante negli ultimi decenni il trattamento farmacologico dell’ipertensione abbia registrato notevoli sviluppi, la
frequenza di morte per ipertensione arteriosa è aumentata di circa il 6,8% come risulta dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES).
I motivi principali vanno ricercati in diverse condizioni, ossia: il 31,6% della popolazione affetta da ipertensione arteriosa
non è consapevole della malattia, il 14,8% degli ipertesi non riceve alcun
trattamento, solo il 27,4% riceve una
terapia adeguata ed è controllato, mentre il 26,2% della popolazione, pur essendo stato trattato farmacologicamente, non riceve un trattamento adeguato in quanto presenta valori pressori eccedenti i limiti della norma definiti dalle più importanti organizzazioni internazionali che si occupano di ipertensione (<140/90 mmHg).
Lo scopo principale della terapia per l’ipertensione è quello di
abbassarne i valori, in modo che si possano ridurre drasticamente i rischi correlati. Gli studi mostrano che la riduzione di appena il 10% dei valori tensivi determina una riduzione del 40% della mortalità per patologie cerebrovascolari e del 20% delle patologie coronariche.
In base alle più recenti linee guida europee sull' ipertensione, le nuove strategie terapeutiche da adottare sono: l’impiego preferenziale delle associazioni di due
farmaci nella stessa pillola (associazioni precostituite) sin dall' inizio del trattamento e cercare di raggiungere gli obiettivi terapeutici nel minor tempo possibile, idealmente entro i primi tre mesi.
La cura dell’ipertensione prevede anche – sia che si tratti di ipertensione lieve che grave – un cambio nello
stile di vita e nell’
alimentazione: fare attività fisica – basta anche una passeggiata di 30 minuti al giorno o attività fisica leggera – unita a un’alimentazione più bilanciata, permette di vedere dei miglioramenti nei parametri dell’ipertensione in breve tempo.
Nei casi di ipertensione grave e quando gli accorgimenti che riguardano lo stile di vita da soli non bastano, il medico può valutare la
prescrizione di farmaci, che il paziente dovrà prendere a vita, nella maggior parte dei casi, poiché sono dose-dipendenti. I farmaci per l’ipertensione comprendono:
- diuretici, aiutano lo smaltimento di Sali minerali e di sodio in particolar modo;
- antagonisti del calcio, inducono vasodilatazione e aiutano quindi a controllare la pressione;
- simpaticolitici, agiscono sui meccanismi del sistema nervoso centrale per il controllo della pressione;
- beta bloccanti, agiscono a livello dei meccanismi nervosi di controllo periferico della pressione;
- antagonisti dell’angiotensina II e ACE inibitori, interferiscono con la produzione di alcune sostanze che compongono il sistema renina-angiotensina-aldosterone.
La scelta sul tipo migliore di farmaco sarà fatta dal medico competente, in base alla
condizione personale del paziente, così come deciderà se è sufficiente un solo farmaco o più farmaci in combinazione fra loro.