Clinica Privata Villalba / 29 ottobre 2018

Il tumore al seno fa meno paura grazie alla prevenzione

Il tumore al seno fa meno paura grazie alla prevenzione

Il tumore al seno è una formazione di tessuto costituito da cellule che crescono in modo incontrollato e anomalo all’interno della ghiandola mammaria. Secondo i dati AIRC1 (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), è la neoplasia più frequente nel sesso femminile, colpisce infatti 1 donna su 8 nell'arco della vita. Nel 2017 in Italia circa 52.3002 donne si sono ammalate di tumore al seno, il quale rappresenta il 29 per cento di tutti i tumori che colpiscono il genere femminile.

 “Il carcinoma mammario – spiega il dott. Stefano Mignani, specialista senologo e radiologo di Clinica Privata Villalba di Bologna – è la neoplasia più diagnosticata nel genere femminile. Grazie ai continui progressi della ricerca e agli screening per la diagnosi precoce il tumore del seno oggi presenta una mortalità minore rispetto al passato, nonostante il continuo aumento dell'incidenza.
Ciò sicuramente in virtù del miglioramento delle terapie oncologiche, che hanno fatto passi da gigante diventando via via più efficaci. Ma il merito va soprattutto all’anticipazione della diagnosi: arrivando a scoprire un tumore più piccolo, aumentano le possibilità di rimuoverlo radicalmente, e con interventi poco invasivi. Oggi, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è infatti aumentata all’87% mentre, se la malattia viene intercettata in fase iniziale, questa percentuale cresce fino ad arrivare al 98%”.

“Esistono diversi fattori di rischio che possono e devono essere tenuti sotto controllo, come ad esempio il grave eccesso di peso e un’alimentazione scorretta, la sedentarietà, l’assunzione di alcolici e il fumo. L’attenzione a questi fattori, attraverso un cambiamento migliorativo del nostro stile di vita, rappresenta la cosiddetta “prevenzione primaria”, cioè le buone abitudini per prevenire il tumore al seno.
Esistono inoltre dei fattori di rischio non modificabili quali età, fattori genetico-costituzionali, familiarità ed ereditarietà. Ci sono, infine, alcuni fattori legati alla vita riproduttiva che possono influenzare il rischio di tumore del seno: un periodo fertile breve (prima mestruazione tardiva e menopausa precoce) e una gravidanza in giovanissima età sono protettive, così come l'allattamento per oltre un anno”.

“Va specificato che le e misure di prevenzione non sono limitate solo alle fasi che precedono l'insorgenza della malattia. La cosidetta "prevenzione primaria", attraverso l'adozione di buone abitudini di comportamento come l'autoesame del seno e di uno stile di vita sano, aiuta a ridurre l'incidenza del tumore, tenendo sotto controllo i fattori di rischio modificabili. Ma da sola non è sufficiente.
La "prevenzione secondaria" radiologica, ovvero mammografia ed ecografia mammaria, rimane fondamentale e insostituibile per la prevenzione del tumore al seno, perchè permette una diagnosi precoce e interviene nel periodo tra l'insorgenza biologica della malattia e la manifestazione dei primi sintomi, individuando le lesioni in uno stadio molto precoce e consentendo un trattamento veloce ed efficace".


Sono 3 gli step principali di prevenzione secondaria:

  • Ecografia Mammaria: è un esame indicato nei soggetti di età inferiore ai 45 anni, la cui densità ghiandolare delle mammelle è preponderante, in genere a frequenza annuale, soprattutto se si vuole verificare l’incremento di qualche nodulo.
     
  • Mammografia: è un esame radiologico che permette di individuare la malattia quando è ancora ai primissimi stadi, più efficace nell’individuazione di lesioni tumorali, anche millimetriche. E’ indicata alle donne sopra i 45 anni, nelle quali il tessuto ghiandolare è stato sostituito dal tessuto adiposo.
  • Programmi di screening promossi dal Ministero della Salute che coinvolgono tutte le donne d’età compresa tra i 45 e i 69 anni.

 
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1 Fonte www.nastrorosa.it
2 Fonte AIOM e AIRTUM, I numeri del cancro in Italia 2018.

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