D'Amore Hospital / 30 maggio 2019

Intolleranze e disturbi alimentari: come si curano?

Intolleranze e disturbi alimentari: come si curano?
L’ambulatorio di Nutrizione clinica di D’Amore Hospital interagisce con le altre specialità mediche, quali la Gastroenterologia, la Cardiologia e il Laboratorio analisi per dare al paziente la possibilità di intraprendere un percorso di diagnosi e prevenzione che comincia con una anamnesi delle patologie e prosegue con la verifica di altri eventuali disturbi, prima di studiare e predisporre il piano alimentare specifico per il paziente. A spiegare nel dettaglio in cosa consiste l’iter terapeutico nutrizionale è il dottor Michele Pastorelli, biologo nutrizionista presso D’Amore Hospital a Taranto.

Quali sono le patologie strettamente legate alla Nutrizione?
“Tra le patologie più frequenti, ci sono le intolleranze alimentari, ossia reazioni avverse a un determinato alimento dovuto a un deficit enzimatico. Quando mancano cioè all'interno della mucosa intestinale alcuni enzimi, il paziente ha problemi nel momento in cui ingerisce un determinato alimento e/o un gruppo alimentare. La nutrizione clinica consiste in un approccio nutrizionale terapeutico rivolto a pazienti con problematiche diverse, dall'obesità alle dislipidemie, dalla sindrome metabolica alle intolleranze alimentari, al diabete e/o alle malattie dell'apparato digerente”.

Come avviene la diagnosi delle intolleranze alimentari?
“Eseguiamo un'indagine con un colloquio molto attento rivolto verso il paziente e, attraverso una serie di esami di approfondimento, andiamo a escludere l'alimento il gruppo alimentare coinvolto nella reazione avversa. L’indagine utilizzata per individuare delle possibili reazioni avverse agli alimenti consiste nel rintracciare l’alimento sospetto, eliminarlo dalla dieta per 2-3 settimane e poi reintrodurlo per altre 2-3 settimane. Se i sintomi scompaiono durante il periodo in cui viene abolito l’alimento e si ripresentano nel momento in cui viene reintrodotto nella dieta si tratta di una reazione avversa al cibo”.

In caso di intolleranza a lattosio e glutine come si procede?
“In presenza di una reazione avversa al glutine, ci rivolgiamo al nostro laboratorio analisi per eseguire esami mirati alla ricerca della Anti gliadina per il glutine. Mentre in caso di intolleranza al lattosio, facciamo eseguire dal gastroenterologo, sempre all’interno del nostro ospedale, il breath test, che tramite l’assimilazione del lattulosio è in grado di calcolare e misurare i gas espirati e inspirati. Nel momento in cui si ha un intolleranza al lattosio, viene misurato più idrogeno (h2): quindi più elevata è la quantità di idrogeno e più il grado di intolleranza è maggiore”.

Quali sono le strumentazioni impiegate?
“Il laboratorio si avvale di una strumentazione dedicata e tecnologicamente avanzata che ci consente di predisporre un percorso di nutrizione che ha come obiettivo la sostenibilità della dieta, vista dal paziente come un’opportunità per stare meglio, per migliorare le terapie in corso ma soprattutto per ridurre i fattori di rischio riscontrati dal punto di vista clinico.”

 
Per maggiori approfondimenti consulta la brochure dedicata o scrivici tramite form.
 
Revisione medica a cura di: Dott. Michele Pastorelli

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