Obesità: come si può intervenire quando diventa un ostacolo per la gravidanza

Obesità: come si può intervenire quando diventa un ostacolo per la gravidanza

L’obesità è una delle patologie che non solo conduce a una gravidanza ad alto rischio, ma è in grado di ostacolare anche il concepimento.
Lo dimostra uno studio dell’University Medical Center Groningen, in Olanda, che ha esaminato 577 donne in sovrappeso o obese e con problemi di fertilità, divise in due gruppi.
Il primo ha avuto indicazioni per perdere peso prima dei trattamenti sulla fertilità, il secondo è stato interessato solo dai trattamenti. Nel primo gruppo, il 25% delle donne è riuscito a raggiungere il concepimento, nel secondo solo il 12,6%. Questo anche a causa delle conseguenze del sovrappeso, che può portare allo sviluppo di Sindrome dell’ovaio policistico, di amenorrea o di mestruazioni irregolari, oltre che comportare difficoltà di tipo funzionale.

La gravidanza nelle donne obese, poi, può essere gravata da una serie di complicanze metaboliche e ostetriche che interessano sia la madre (diabete gestazionale, ipertensione gestazionale, preeclampsia, nota come gestosi, parto pretermine o cesareo) che il bambino (distocia di spalla, distress respiratorio, macrosomia, malformazioni, mortalità perinatale).
Intervenire tempestivamente sull’obesità e sul sovrappeso significa prevenire le patologie a essa correlate, come diabete, dislipidemia, malattie cardiovascolari, patologie respiratorie, problemi a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, e al tempo stesso realizzare il sogno di diventare mamma.

Ci hanno raccontato la loro esperienza a lieto fine due pazienti del dottor Antonio Braun, Responsabile dell’U.O. di Chirurgia Generale e del Centro per l’Obesità e i disturbi alimentari di Villa Lucia Hospital a Conversano (BA), sottoposte a intervento di sleeve gastrectomy, per ridurre il volume dello stomaco e portare a un precoce senso di sazietà.

La storia di Flavia

Flavia, 30 anni, pugliese, incontra il dottor Braun dopo la prima gravidanza.

“Sono sempre stata ‘robusta’ ma, grazie a una dieta chetogenica che mi ha fatto perdere 12 chili, sono riuscita a rimanere incinta del primo figlio. Dopo questa gravidanza, il mio sogno era fare un secondo figlio entro i due anni dal primo. Purtroppo ho iniziato a prendere peso, e di anni ne sono passati 5. Non avevo mai pensato a un’operazione bariatrica, non sapevo ci fosse un centro di eccellenza nella mia regione, finché una conoscente mi ha raccontato di essere stata seguita per l’intervento dal dottor Braun a Conversano. Saputo il nome del medico, una sera, dopo aver messo a dormire mio figlio, ho cercato su Internet e letto sia del suo lavoro che le testimonianze di chi aveva risolto il problema dell’obesità grazie a un suo intervento. Il giorno dopo, senza dire nulla né a mia madre né a mio marito, ho prenotato la prima visita”.

Oltre alla difficoltà nel concepimento, com'era il suo stato di salute?

Ero sempre affaticata, le semplici pulizie della casa erano diventate insostenibili, una volta fatta una cosa andavo subito a sedermi sul divano per riposare, la mia schiena si ‘bloccava’ spesso. Anche giocare con mio figlio mi provocava una serie di malesseri, causati dai chili di troppo. Non ho mai avuto patologie gravi conseguenti all’obesità, come il diabete, ma avevo alcuni valori fuori norma, per esempio la pressione alta. Inoltre non avevo più il ciclo e le ovaie risultavano micropolicistiche”.

Come ha deciso di procedere il dott. Braun?

“La prima cosa che ho chiesto al dottor Braun non è stato il tipo di intervento, ma quanto tempo dopo avrei potuto tentare di avere un’eventuale gravidanza, non volevo più aspettare. Dopo lo screening, una volta risultata idonea all’intervento, il dottore ha optato per la sleeve gastrectomy. Quando sono entrata in sala operatoria, nel dicembre del 2018, pesavo 99 chili. Dopo l’intervento mi sono sentita molto bene fin da subito. Dopo una settimana ho perso i primi 10 chili e in 6-7 mesi ho perso in totale 40 chili, arrivando quasi al mio peso forma”.

Dopo quanto ha potuto tentare di concepire il secondo figlio?

“Il dottore ha consigliato di aspettare uno o due anni dall’intervento, a luglio 2020 ho scoperto di essere incinta e la bambina è nata ad aprile 2021. Durante la gravidanza ho avuto solo i classici disturbi, come il bruciore di stomaco, di cui avevo sofferto già per il primo figlio. Soprattutto, non ho avuto tutti i problemi che si sarebbero potuti presentare con quei 40 chili di troppo. Del resto, ho sempre pensato che avrei fatto un figlio solo nel momento in cui fossi riuscita a dimagrire, per non mettere in pericolo me stessa o il bambino”.

È felice del percorso che ha scelto?

Lo rifarei altre mille volte: vedere i risultati subito, sentirsi bene, è una cosa impagabile, indescrivibile”.


La storia di Martina

Martina, di origini campane, vive in Emilia Romagna, e si è rivolta al dottor Braun all’età di 21 anni, quando era arrivata a pesare 119,4 chili.

“Mi ha parlato per la prima volta del dottore una parente già visitata da lui. Si era trovata subito bene, aveva trovato le sue spiegazioni molto chiare, le aveva fatto un quadro completo della sua situazione, con relativi rischi e indicazioni precise. Ho così preso appuntamento con lui. Durante la visita ha confermato la mia condizione di patologicamente obesa, per via del BMI elevato, con un’altezza di 1,60 metri e 119,4 chili di peso, e mi ha prescritto una serie di esami per l’idoneità e per capire quale tipologia di intervento fosse preferibile per il mio caso”.

Com'era il suo stato di salute prima dell’intervento?

“La salute generale, fortunatamente, non ha risentito di patologie gravi legate all’obesità, come diabete o malattie cardiovascolari, per via della giovane età. Tuttavia mi dicevano di che non avrei potuto avere figli, perché a causa del peso entrambe le ovaie erano policistiche, e avevo livelli di colesterolo pericolosamente alti”.

Quale intervento è stato eseguito?

“Il dottor Braun ha optato per la sleeve gastrectomy, dandomi due date possibili per l’intervento, una in Puglia, a Conversano, e una in Campania, dove potevo contare sull’appoggio della mia famiglia di origine, ma 5 mesi e mezzo dopo. Una volta decisa, non ho voluto lasciar passare altro tempo e ho scelto la prima data possibile in Puglia. Sapevo che, in quei 5 mesi e mezzo dopo l’intervento, avrei potuto già raggiungere metà del mio obiettivo. Anche se da sola, nella struttura ho avuto il piacere di conoscere tutta l’équipe del dottore, che non mi ha mai fatto sentire la mancanza dei miei cari e mi ha seguita con affetto”.

Come è cambiata la sua vita, dopo l’intervento?

“Da quando sono stata operata, nel novembre 2019, tutti i valori sono rientrati nella norma, e a novembre 2020 ho raggiunto il peso forma. Ho seguito alla lettera tutte le indicazioni del dottore, e non ho avuto nessun problema o disagio post-operatorio. I suoi consigli sono stati molto utili e a 360°, dall’alimentazione all’attività fisica, fase per fase. Se mi dicessero lo rifaresti domani, io risponderei: lo rifarei adesso, non domani. Ora sono incinta di tre mesi, a poco più di due anni dall’intervento. Le ovaie? Stanno benissimo”.
Per informazioni e prenotazioni per il Centro per l'obesità e i disturbi alimentari
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Per approfondire:
leggi anche Chirurgia bariatrica: la gravidanza dopo l'intervento, la storia di Margherita che poco più di un anno dopo l'intervento di Sleeve Gastrectomy, oggi è in attesa del suo primo figlio.
Revisione medica a cura di: Dott. Antonio Braun

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