La carenza di calcio nelle ossa le rende fragili e facilmente soggette a fratture. Questa condizione dà luogo a una patologia piuttosto diffusa, soprattutto nella popolazione femminile dopo la menopausa: l’
osteoporosi.
Il responsabile dell’
U.O. di Ortopedia e Traumatologia del
Santa Rita Hospital di Montecatini Terme,
Dott. Gianni Nucci, traccia un quadro completo tra cause, trattamenti e buone abitudini per la prevenzione.
Quali sono le cause dell’osteoporosi?
La causa è sempre la
carenza di calcio. Questa condizione può essere favorita da alcuni fattori:
- la carenza di vitamina D, che viene sintetizzata grazie alla luce del sole e fissa il calcio nelle ossa;
- la menopausa;
- l’eccessiva magrezza;
- la carenza di massa muscolare;
- l’uso di alcool e fumo;
- le terapie a base di ormoni steroidei per trattare alcuni reumatismi o patologie gastrointestinali (questa è il fattore di rischio più significativo nella popolazione maschile);
- la familiarità con la patologia.
Quali sono i sintomi?
Purtroppo l’osteoporosi avanza silenziosamente. Molto spesso si fa la diagnosi solo dopo che c’è già stata una frattura. In alcuni casi i pazienti potrebbero
perdere statura, diventare molto esili o avere sempre dolore alla schiena. Questi sono campanelli d’allarme da attenzionare.
Come si cura?
L’osteoporosi si cura con
integratori e farmaci. L’integratore di
vitamina D è fondamentale, da assumere solo su prescrizione medica e senza ricorrere fai da te rischiosi per i reni o per il sistema nervoso.
A livello farmacologico, oggi si utilizzano anche i farmaci monoclonali come il
denosumab, per allentare la degenerazione dell’osso.
Si può prevenire?
Per prevenire l’osteoporosi dopo i 50 anni di età, soprattutto nelle donne, è utile un esame chiamato
densitometria ossea o MOC per quantificare il fosfato di calcio nelle ossa. Inoltre è utile
valutare la presenza di vitamina D attraverso le analisi del sangue.
Ci sono anche delle
sane abitudini che aiutano a ridurre il rischio di osteoporosi: prendere il sole in estate, evitare di fumare, di bere alcol e fare una sana attività fisica.
L’
attività fisica è consigliata anche a chi ha già una diagnosi perché rafforza i muscoli proteggendo le ossa dal rischio di frattura.