Nel nostro organismo sono presenti moltissime ghiandole, quelle salivari, così come quelle sudoripare, la tiroide, quelle dell’intestino e dello stomaco. Ma esiste una ghiandola che, pur producendo sostanze che giocano un ruolo fondamentale nei processi digestivi e del metabolismo, rimane tuttora sconosciuta a molte persone: il pancreas. Le malattie del pancreas però, possono causare importanti e permanenti inconvenienti e, nei casi più gravi, sono persino fatali.
Ne abbiamo parlato con la
dott.ssa Lucia Calculli, specialista in
Radiologia Diagnostica a
Villa Torri Hospital di
Bologna.
Che cos’è il pancreas e qual è la sua funzione?
Il pancreas è un organo a struttura ghiandolare, che misura circa 15-20 centimetri e pesa tra i 75 ed i 150 grammi, che tende a ridursi con l'avanzare dell'età. Anatomicamente è diviso, da destra a sinistra, in tre regioni: la testa, la regione più voluminosa circondata dalla seconda e terza porzione duodenale, il corpo, che prende contatto con la faccia posteriore dello stomaco e la coda, la parte finale a contatto con la milza.
Il pancreas presenta due tipi di tessuto,
esocrino ed
endocrino. La porzione
esocrina produce circa 2 litri di succo pancreatico al giorno, indispensabile per la digestione di zuccheri, proteine e grassi. Questo tessuto produce anche bicarbonati che neutralizzano gli acidi dello stomaco. La porzione
endocrina produce numerosi ormoni come insulina e glucagone e li rilascia in circolo. Questi ormoni regolano il trasporto del glucosio all'interno delle cellule e svolgono un ruolo cruciale nel regolare il metabolismo degli zuccheri e nella produzione di energia.
Quali sono le principali malattie che possono colpire il pancreas?
Una delle cause che ha contribuito alla scarsa conoscenza del pancreas, risiede probabilmente nelle difficoltà che si presentavano, sino a pochi anni fa, per vederlo attraverso i normali esami clinici. Va specificato inoltre che “
tumore del pancreas” è un termine piuttosto generico e bisogna fare alcune distinzioni fondamentali. Alcuni tumori sono molto aggressivi, ma altri tipi di tumori del pancreas lo sono meno, o sono del tutto benigni. In altri casi un quadro atipico di
pancreatite cronica può essere confuso con un tumore. Le principali malattie che colpiscono la ghiandola pancreatica sono quelle infiammatorie e quelle neoplastiche, benigne o maligne.
Quali sono i fattori di rischio?
I principali fattori di rischio sono fumo, scorretta alimentazione, abuso di alcol e l’eccesso di peso. In particolare, negli ultimi anni, abbiamo purtroppo assistito a una sempre maggior diffusione di obesità, d
iabete di tipo 2 e sindrome metabolica, una condizione che comprende valori elevati di circonferenza dell’addome,
ipertensione, trigliceridi e glicemia.
Le persone più a rischio sono quelle che si trovano nella fascia d'età compresa tra i 50 e gli 80 anni: il t
umore del pancreas per esempio è molto raro tra chi ha meno di 40 anni. La presenza in famiglia di casi di tumore del pancreas o della mammella o del colon costituisce un fattore di rischio aggiuntivo, in genere riconducibile a specifiche mutazioni genetiche ereditarie, che hanno un ruolo molto importante nello sviluppo.
Quali sono le malattie infiammatorie?
Tra le malattie infiammatorie abbiamo le
pancreatiti, dei processi, acuti o cronici, causati principalmente dalla calcolosi biliare e dall’abuso alcolico. La
pancreatite acuta ha uno spettro di severità molto ampio, da forme lievi a forme estremamente gravi con insufficienza multiorgano. In altri termini, la pancreatite acuta da malattia locale può divenire una malattia sistemica che coinvolge tutti gli organi determinando insufficienza polmonare, renale e cardiocircolatoria. La causa più frequente è la calcolosi biliare.
La
pancreatite cronica determina la sostituzione del normale tessuto pancreatico con tessuto fibrotico, e si associa a dolore nelle prime fasi di malattia e nelle fasi tardive a malnutrizione e sviluppo di diabete mellito. La causa più frequente è l’abuso alcolico seguito da forme genetiche.
E le malattie neoplastiche?
Le malattie neoplastiche del pancreas sono invece un gruppo eterogeneo di lesioni che originano dalla componente ghiandolare esocrina, dalla componente ghiandolare endocrina, dall’epitelio del sistema duttale pancreatico e della via biliare. Il comportamento biologico e la prognosi sono molto variabili in relazione al tipo di neoplasia e al momento in cui viene fatta la diagnosi. Molto importante è un corretto inquadramento clinico e, successivamente, radiologico per la definizione del tipo di lesione e del suo eventuale trattamento chirurgico.
Si riconoscono le
neoplasie cistiche, in incremento in questi ultimi 20 anni, denominate “
incidentalomi”, poiché sintomatologicamente silenti dal punto di vista clinico e riconosciute con tecniche di immagine - in particolare la TAC o Risonanza Magnetica - eseguite per altri motivi, come ad esempio malattie renali e follow-up oncologici. Le neoplasie cistiche sono suddivise in tumori benigni, quale il cistoadenoma sieroso, tumori a potenziale maligno, quali il cistoadenoma mucinoso e il tumore solido-cistico papillare, e infine tumori maligni, quali la neoplasia papillare intraduttale del dotto principale e il tumore cistico neuroendocrino.
Ci sono poi le
neoplasie solide, che secondo le stime diverranno la seconda causa di morte per tumore dopo quello al polmone. Queste sono rappresentate principalmente dall’adenocarcinoma duttale e da neoplasie neuroendocrine funzionanti, in grado cioè di produrre sintomi correlati alla produzione di ormoni in eccesso (insulinoma), e non funzionanti, i cui sintomi possono essere simili a quelli dell’adenocarcinoma duttale.
Come diagnosticare queste patologie?
Per quanto riguarda le neoplasie cistiche, l’esame migliore, suggerito anche dalle linee guida internazionali, è la Risonanza Magnetica dell’addome superiore, senza e con mezzo di contrasto, associata alla pancreatografia in Risonanza Magnetica, la cosiddetta Colangio-RM. In casi selezionati, e sulla base dei risultati della risonanza, può essere necessario ricorrere all’ecoendoscopia, metodica utile per studiare le patologie dell'apparato digerente, delle vie biliari e per l’appunto del pancreas.
Le lesioni solide si avvalgono dell’utilizzo della Tomografia Computerizzata e naturalmente, nel caso in cui la diagnosi venga confermata, dalla stadiazione che è possibile effettuare con tale metodica o con l’ausilio della Tomografia con Positroni (PET) in casi selezionati prevalentemente i tumori neuroendocrini.