Lo snowboard, insieme allo sci, è lo sport invernale più praticato secondo i dati diffusi dal Sistema Simon, il Sistema nazionale di sorveglianza degli infortuni in montagna attivo presso il Dipartimento di ambiente e connessa prevenzione primaria del Reparto ambiente e traumi dell'Istituto Superiore di Sanità: sono oltre 2 milioni le persone che ogni anno, in Italia, praticano questi due sport.
E’ una disciplina sportiva che si è diffusa nel nostro Paese nella seconda metà degli anni Ottanta ed è conosciuta anche come “surf” sulla neve: permette di compiere salti ed evoluzioni acrobatiche cercando di mantenersi in equilibrio sulla tavola.
L’importanza della preparazione
Per affrontare le piste nelle condizioni fisiche ottimali e di conseguenza
ridurre il rischio di infortuni, la preparazione ha sempre un ruolo molto importante.
Per raggiungere un’appropriata preparazione atletica è necessario lavorare su:
- resistenza, per allenarla si deve preparare l’apparato cardiocircolatorio con attività su tapis roulant, su bike o con metodiche di allenamento cosiddette HIT (High Intensity Training). E’ un tipo di allenamento che prevede esercizi ad alta intensità e periodi di recupero attivo o passivo, si inizia sempre con il riscaldamento, si prosegue con gli esercizi e si conclude con l’attività cosiddetta di recupero;
- stretching, è fondamentale per mantenere l'elasticità fisica e la muscolatura flessibile in modo da permettere le evoluzioni sulla tavola, molto utile anche utilizzare elastici e balance pad, pedana, per allenare le articolazioni ai continui cambiamenti di posizione che mettono alla prova anche l’equilibrio;
- rinforzo della muscolatura, è importante effettuare esercizi per rinforzare il tono muscolare degli arti inferiori; squat o leg curl possono essere utili per mantenere l’equilibrio sulla tavola e per rafforzare quadricipiti e polpacci, ma non sono da trascurare i muscoli paravertebrali e quelli degli arti superiori molto sollecitati in questo sport.
L’ideale è alternare sedute di allenamento cardiovascolare a sedute di potenziamento muscolare con esercizi specifici, detti circuiti, eseguiti rapidamente uno dopo l’altro, seguiti da brevi pause.
I circuiti devono essere ripetuti più volte e si possono utilizzare vogatori da interno, tapis roulant, bike ecc.
I traumi più frequenti
"In questo sport - spiega il dottor Massimo Vota del
Punto di Primo Intervento (Pronto Soccorso) dell'
Ospedale Cortina - caratterizzato da evoluzioni aeree e salti,
gli infortuni di tipo traumatico possono coinvolgere diversi distretti corporei:
- arti superiori, le lesioni a carico di spalla e clavicola sono tra le più frequenti, possono essere a carico dei tendini della cuffia dei rotatori, o la lussazione acromion-claveare, ma anche le distorsioni alle ossa delle mani, in particolare la rottura del legamento collaterale del pollice o lesione di Stener, le fratture del polso e del gomito
- arti inferiori, quelle più frequenti riguardano il legamento collaterale mediale e il legamento crociato anteriore delle ginocchia, anche la caviglia può subire lussazioni, traumi e distorsioni. Se non diagnosticate in tempo o sottovalutate possono degenerare in artrosi;
- testa, è tra i traumi che possono essere più pericolosi anche per gli snowboarder. L’instabilità del corpo sulla tavola spesso implica cadute all’indietro provocando traumi occipitali;
- schiena, se non si è adeguatamente preparati, salti e atterraggi possono provocare traumi al tratto lombare e toracico della colonna".
Anche l’attrezzatura è importante per proteggersi adeguatamente
Per evitare infortuni di tipo traumatico e per ridurne la gravità occorre dotarsi anche della corretta attrezzatura. Si consiglia di indossare sempre il casco per evitare pericolosi traumi alla testa, di fondamentale importanza anche gli scarponi, che devono avere un certo grado di rigidità per evitare ripetuti traumi alle caviglie. Altre protezioni utili sono quelle per la schiena, i parapolsi, i paragomiti e il paracoccige.