Villa Serena / 08 luglio 2022

Tumori della pelle: nasce il centro specialistico che segue il paziente dalla prevenzione alla cura

esame pelle
Villa Serena - casa di cura privata  polispecialistica di Genova che dal 2018 è entrata a far parte di GVM Care & Research - ha attivato un centro specialistico con un percorso diagnostico-terapeutico completo dedicato alla prevenzione, controllo e cura dei tumori cutanei.

Il percorso, inizia con una valutazione clinica finalizzata alla prevenzione delle neoplasie cutanee a cui - se necessario - si associano indagini diagnostiche, strumentali e di laboratorio fino al trattamento chirurgico risolutivo.

La valutazione dei fattori di rischio

I fattori di rischio specifici del paziente vengono identificati durante la prima  visita. A seconda delle caratteristiche della pelle, dell’attività lavorativa e dello stile di vita, la minore o maggiore esposizione al sole si può essere più o meno soggetti a  sviluppare il melanoma o altri tumori cutanei.

Va sottolineato che l’esposizione eccessiva alla luce ultravioletta (UVA E UVB) dei raggi solari e a quelli delle lampade abbronzanti è uno dei più importanti fattori di rischio legati allo stile di vita: è bene ricordare che è opportuno evitare di esporsi al sole nelle ore più calde (tra le 10 e le 14), ed è bene utilizzare una protezione solare non inferiore a 30 SPF. 

Un altro importante fattore di rischio è rappresentato dalla familiarità per le  neoplasie cutanee.

Infine, tra i fattori di rischio vanno tenuti presente anche:
  • il numero di nei (se è o meno superiore a 50) 
  • la presenza di nei atipici, cioè nei di diametro superiore a 6 mm, di colore variabile con diverse gradazioni dal bruno al marrone, a  margini  irregolari o che sembrano sfumare verso la pelle circostante. Talvolta, è presente un alone periferico rosso.
  • la presenza di nevi congeniti, ovvero quelli presenti fin dalla nascita o infanzia
  • le lentiggini, carnagione chiarissima e chiara, capelli biondi o rossi e occhi verdi oppure azzurri 
  • storia di scottature solari nell’età infantile.
Per tenere sotto controllo i fattori di rischio è opportuno sottoporsi almeno una volta all’anno a una visita dermatologica.

L’auto-esame, in cosa consiste

Un primo esame, che tutti noi possiamo fare per tenere sotto controllo la salute della nostra pelle, è il cosiddetto auto-esame: consiste nell’osservare attentamente i nei al fine di individuare precocemente eventuali cambiamenti.

Per individuare i cambiamenti sospetti ci viene in aiuto la regola dell’ABCDE che evidenzia quali sono le caratteristiche per tenere sotto controllo un neo:

A Asimmetria della forma;
B Bordo irregolare o frastagliato, tipo a “carta geografica”;
C Colore disomogeneo che va sui toni scuri oppure sul rosso/rosa, talvolta variabile da una zona all'altra della macchia stessa;
D Diametro dei nei superiore ai 6 mm;
E Evoluzione rapida nel tempo, per cui la lesione va a modificare la propria forma, il colore o la superficie rispetto allo stato iniziale.

Tutti i nei possono modificarsi nell’arco di una vita, ma si deve sospettare  quando queste modifiche insorgono in poco tempo: in questo caso è fondamentale rivolgersi al Dermatologo per una visita di controllo.

Gli esami per la prevenzione e la diagnosi

Con la visita, il Dermatologo raccoglie l’anamnesi per acquisire la storia clinica e familiare e i sintomi del paziente; quindi con l’esame obiettivo, ossia l’analisi a occhio nudo dei nei e della superficie cutanea circostante, valuta la presenza di segni caratteristici delle neoplasie cutanee.

Il passo successivo, fondamentale per la diagnosi differenziale tra il semplice neo e il tumore della pelle, è l’esecuzione di esami specifici: epiluminescenza o dermatoscopia, videodermatoscopia digitale e biopsia.

Epiluminescenza o dermatoscopia
Con questa metodica non invasiva e indolore, il Dermatologo può visualizzare le alterazioni microscopiche e tutte le anomalie della struttura della cute, nonché individuare le forme precancerose, in modo che possano essere asportate prima che si trasformino in neoplasie. Lo strumento utilizzato è il dermatoscopio, cioè una lente che viene appoggiata sui nei e ingrandisce fino a cento volte la lesione cutanea illuminandola con una luce polarizzata.

Videodermatoscopia digitale
E’ un’indagine, sempre non invasiva e indolore, eseguita con l’ausilio di una videocamera digitale a fibre ottiche che permette di ingrandire e valutare le strutture più profonde della cute non visibili a occhio nudo e di archiviare le immagini. In questo modo è possibile effettuare  la mappatura dei nei che è particolarmente utile per il confronto con successivi esami di controllo.

Biopsia escissionale 
Viene eseguita In presenza di una lesione sospetta: consiste nell’asportazione in anestesia locale della lesione, che viene poi analizzata con il microscopio.

Il trattamento chirurgico

Ogni melanoma o lesione sospetta si eradica, in anestesia locale, nel corso della biopsia escissionale. Il materiale bioptico così ottenuto viene inviato all’Anatomo-patologo per la diagnosi istologica.

 Se si tratta di un melanoma in situ (cioè ancora confinato negli strati superiori della pelle) oppure molto superficialmente invasivo, si procede in anestesia locale con una successiva radicalizzazione durante la quale  il chirurgo asporta la cicatrice del precedente intervento insieme ad una ulteriore porzione di pelle sana intorno alla cicatrice.
Se invece si tratta di un melanoma maggiormente invasivo o ulcerato, si procede, previa anestesia generale, all’intervento chirurgico di radicalizzazione e si associa l’asportazione del linfonodo sentinella, cioè del primo linfonodo che verrebbe interessato da una eventuale metastasi.

I trattamenti terapeutici

In base alla stadiazione del tumore, quanto è grande e quanto si è diffuso nell'organismo, vengono utilizzate l’immunoterapia e le terapie target, ossia le nuove terapie farmacologiche che agiscono in modo molto selettivo e con minori effetti collaterali rispetto alla terapia convenzionale (chemioterapia, e/o radioterapia).
Va ricordato che I tumori baso-spinocellulari devono essere sempre asportati chirurgicamente. 

In casi selezionati possono essere prescritte la terapia topica o l’elettrochemioterapia - una combinazione di somministrazione  a basso dosaggio di farmaci chemioterapici e di applicazione di brevi e intensi impulsi elettrici direttamente sul tumore.

Se vi è già stato sviluppo  di metastasi, si ricorre alle terapie farmacologiche oncologiche o alla radioterapia in relazione alla tipologia di tumore sviluppato. 

La fase di Follow up

Il percorso si completa con le visite di controllo - successive al trattamento farmacologico o all’intervento – al fine di monitorare il processo di guarigione e/o l’evoluzione della patologia.

Sono attivi nel centro specialistico
Prof. Cesare Massone
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Direttore struttura complessa di Dermatologia Ospedale Galliera Genova
Coordinatore scientifico  Ente Ospedale Galliera Genova
Dott.ssa Martina Montinari
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Dirigente Medico ASL 3 Genovese presso Ospedale Villa Scassi
Prof. Franco Rongioletti
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Primario Unità di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele MI
Professore Ordinario di Dermatologia Università Vita-Salute San Raffaele MI

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