Torna alle specialitàProctologia L’ambulatorio di Proctologia tratta tutte le patologie relative a colon, retto, ano e pavimento pelvico. Lo staff è composto da professionisti specializzati, che si avvalgono degli strumenti tecnologici più innovativi. Quando rivolgersi al proctologo e come si svolge la visita proctologica I problemi proctologici sono piuttosto frequenti, dati anche i diversi gradi di intensità e gravità degli stessi. Un esempio è il tumore del retto, che in Italia interessa circa 40.000 donne e 70.000 uomini ogni anno. Per questo è importante tenere sotto controllo gli eventuali sintomi e affidarsi tempestivamente alle cure di specialisti. La visita proctologica può quindi essere richiesta sia spontaneamente dal paziente sia dal medico di base al fine di indagare l’origine di alcuni sintomi quali: test della ricerca del sangue occulto fecale positivo sanguinamento anale indipendentemente dall’evacuazione stitichezza con sensazione di incapacità all’evacuazione (spesso associata a sanguinamento anale) dolori durante e dopo la defecazione riscontro endoscopico di emorroidi bruciori ricorrenti in regione peranale riferiti secrezioni purulente comparsa di tumefazioni della regione perianale presenza di ulcere cutanee ed endoanali sospetta condilomatosi La visita si divide in due parti Nella prima fase si raccoglie la storia clinica generale del paziente e si indaga il motivo dell’esame. Nella seconda fase il medico esegue l’esplorazione esterna della regione perianale, l’esplorazione rettale e l’anoscopia. Questo esame permette di visualizzare la mucosa degli ultimi 5 centimetri del canale anale, attraverso l’introduzione di un cilindro in plastica trasparente monouso. È utile a identificare l’eventuale presenza di emorroidi, ragadi o altre patologie che causano sanguinamento. La visita proctologica è completamente indolore. Prepararsi alla visita La sera precedente è necessario eseguire un lavaggio del retto tramite peretta evacuativa. Il giorno stesso della visita, si devono portare con sé tutti gli esami del sangue più recenti, gli esami radiologici, la lista dei farmaci che si assumono regolarmente ed eventuali nomi di farmaci ai quali si è allergici. Non sono necessari né il digiuno, né la sospensione della terapia farmacologica abituale. Le principali patologie trattate Emorroidi: vene situate nella zona del retto e dell’ano, che se infiammate provocano dolore, accompagnato da bruciore e prurito anale. A seconda della gravità dei casi possono causare problematiche che vanno dal sanguinamento dopo la defecazione fino al prolasso delle emorroidi interne. Ragadi anali: ulcerazioni dello strato mucoso che riveste l’ano, simili a piccole screpolature. Provocano sanguinamento, dolore, bruciore e prurito. Fistole anali: originate da una ghiandola del canale anale, sono causate da infiammazioni non trattate che determinano l’accumularsi di siero e pus. Polipi: escrescenze che si formano sulle pareti intestinali, spesso del colon. Di solito si tratta di forme benigne, ma se non trattate possono evolvere in tumori maligni. Cisti pilonidali: infezioni benigne che in genere si presentano nella zona sacro-coccigea, spesso in concomitanza con le fistole. Prendono parte del nome dalla formazione, che prevede l’accumulo di piccole materie come peli e detriti da desquamazione. Condilomatosi anale Tumori dell’ano e del retto: patologie tumorali che interessano l’ano e l’ultimo tratto dell’intestino. Sono particolarmente diffusi nei Paesi occidentali e tendono a colpire persone di ambo i sessi soprattutto a partire dai 60 anni d’età. Le prestazioni diagnostiche Presso Maria Cecilia Hospital è possibile eseguire in seguito alla valutazione del medico: Anoscopia Rettosigmoidoscopia : Permette la visione diretta della mucosa del retto e sel sigma ed eventuale esecuzione di bisopsie Colonscopia: esplorazione di tutto il viscere fino al ceco, esecuzione di biopsie diagnostiche, polipectomie e marcatura del sito di escissione di neoformazione in caso di chirurgia laparoscopica programmata TAC Colon Virtuale: tecnica diagnostica non invasiva e non dolorosa, attraverso cui è possibile analizzare la parete del colon. È la simulazione di una colonscopia standard e si esegue utilizzando un’apparecchiatura radiologica TC multistrato, che produce ricostruzioni 3D. Si svolge in pochi minuti e la preparazione da seguire è analoga a quella per la colonscopia tradizionale. Permette di rilevare eventuali infiammazioni, lesioni, polipi, occlusioni, neoplasie. Defecografia RM: esame utile a definire le caratteristiche e le eventuali anomalie del pavimento pelvico. Attraverso l’introduzione di un gel acquoso nel retto, è possibile valutare la morfologia e il funzionamento degli organi coinvolti direttamente o meno nella defecazione: retto, vescica, utero, pavimento muscolare. Oltre a eseguire un clistere di pulizia la sera precedente, è necessario sottoporsi all’esame con la vescica a media replezione, quindi urinare due ore prima. Ecografie anali: tecniche che mirano a visualizzare tramite sonde multifrequenti il canale rettale, il retto e il pavimento pelvico, con l’obiettivo di rilevare e studiare incontinenza fecale, fistole, disfunzioni del pavimento pelvico, prolassi rettali, ulcerazioni, sindrome da ostruita defecazione, tumori anali e rettali. Manometria anorettale