Villa Serena / 18 ottobre 2023

Le cisti ovariche in menopausa

Le cisti ovariche in menopausa
Le cisti ovariche sono sacche di piccole dimensioni che contengono materiale liquido o più raramente solido, si formano dentro le ovaie o sulla loro superficie. Si tratta di lesioni molto frequenti e in genere non comportano particolari rischi o pericoli. Ciò non significa che non si debba fare attenzione, soprattutto se si manifestano con sintomi intensi o se le loro dimensioni tendono ad aumentare. Questo vale a maggior ragione per lo sviluppo di una cisti ovarica in menopausa.

Cisti ovarica in menopausa: cosa fare?

Dopo la menopausa, la cisti ovarica viene rimossa, soprattutto quando aumenta di dimensioni, è dolorosa o assume un aspetto particolare. Le tecniche disponibili per l’intervento sono:
  • laparoscopia, che, in quanto mini-invasiva, assicura tempi di recupero veloci e meno rischi di complicazioni;
  • laparotomia, dunque con incisione addominale tradizionale. Può essere necessario ricorrervi se la cisti è di grandi dimensioni oppure potrebbe essere di natura tumorale.

Come si formano le cisti ovariche

Possono svilupparsi diverse tipologie di cisti:
  • cisti funzionale, collegata al ciclo mestruale. Di solito è benigna e può scomparire spontaneamente nel giro di 1 o 3 cicli mensili. A sua volta può distinguersi in cisti follicolare (che comporta il mancato rilascio dell’ovulo da parte del follicolo o la mancata apertura del follicolo stesso) e cisti luteinica o luteale (che implica un accumulo di liquido nel follicolo al momento del rilascio dell’ovulo). Come è facilmente intuibile, vista la necessità di essere in età fertile, non può ad esempio manifestarsi una cisti follicolare in menopausa;
  • cisti patologica, che non è invece legata al ciclo mestruale e può quindi svilupparsi anche in menopausa. Avendo cause differenti, deve spesso essere oggetto di approfondimenti. Può trattarsi di una cisti dermoide (o teratoma), che si forma dalle stesse cellule del tessuto embrionale; un endometrioma, causato dall’endometriosi; un cistoadenoma, che può raggiungere dimensioni molto importanti e causare problemi agli organi in prossimità.

Le cisti ovariche in menopausa sono pericolose?

Non c’è una risposta univoca a questa domanda. Una cisti ovarica potrebbe rompersi e causare emorragie all’interno dell’addome, fino a un possibile shock. Un cistoadenoma potrebbe determinare lo sviluppo di una complicazione molto grave: la torsione ovarica, che implica la rotazione del peduncolo ovarico (il canale di collegamento fra utero e ovaie) in questo caso è necessario un intervento urgente. Nei casi più seri, la torsione può ostacolare il passaggio del sangue fino a provocare una necrosi dell’ovaio. Inoltre, sebbene forme tumorali non siano comuni, esse possono comunque svilupparsi e secondo le statistiche più della metà dei casi coinvolge donne oltre i 63 anni.

Le cisti ovariche in premenopausa e menopausa: sintomi

Anche se spesso una cisti ovarica è asintomatica, in alcuni casi essa può provocare:
  • dolore tenace in caso di cisti di grandi dimensioni, o acuto e improvviso se la cisti si è rotta o si è torta
  • dispareunia (dolore profondo all’addome durante il rapporto sessuale)
  • sanguinamento vaginale
  • stanchezza
  • frequente necessità di urinare o difficoltà nell’evacuare (se la cisti è molto grande e preme sugli organi adiacenti)
  • cefalea
  • nausea e vomito
  • disturbi della digestione.
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Revisione medica a cura di: Dott. Antonio Giacomo Parodi

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