Endoscopia del sonno: un esame innovativo per studiare i disturbi respiratori del sonno

Endoscopia del sonno: un esame innovativo per studiare i disturbi respiratori del sonno
Russamento e apnee notturne sono alcuni indizi di un disturbo respiratorio del sonno che oggi può essere studiato in dettaglio con l’endoscopia del sonno.

I disturbi respiratori sono una delle due principali cause delle patologie studiate dalla medicina del sonno (l’altro è l’insonnia) e si instaurano quando il normale flusso di aria attraverso la gola diventa irregolare fino a interrompersi (apnea). Questi disturbi possono avere importanti conseguenze a lungo termine, come l’ipertensione arteriosa, ed è importante non trascurare i segni di allarme. Oltre all’esame clinico tradizionale e alla registrazione del sonno, oggi è disponibile un esame innovativo chiamato sleep endoscopy o endoscopia del sonno, che fornisce una panoramica della situazione di ciascun paziente e aiuta a scegliere, grazie al coinvolgimento di più specialisti, strategie correttive personalizzate. In questa intervista, il Prof. Claudio Vicini, otorinolaringoiatra presso Primus Forlì Medical Center, ci spiega in che cosa consiste la sleep endoscopy e quali informazioni può fornire.

A che cosa serve la sleep endoscopy e per chi è indicato?

La sleep endoscopy o endoscopia del sonno è un esame innovativo che permette di ottenere informazioni molto dettagliate sulle cause alla base di un disturbo respiratorio del sonno.
Questo esame viene consigliato a chi presenta un particolare profilo di rischio, dato dalla presenza di uno o più fattori che suggeriscono un disturbo respiratorio del sonno.
  • Segni notturni, in genere segnalati dal partner: russamento o russamento interrotto (cioè con pause intermedie), sonno molto disturbato, aumento della frequenza di minzione notturna, senso di soffocamento.
  • Segni diurni: al risveglio la persona riferisce una notevole stanchezza e può manifestare disturbi cognitivi l’indomani che comportano disturbi della memoria, difficoltà di performance al lavoro e riflessi rallentati.
  • Aspetti morfologici e strutturali del paziente: obesità (l’apnea si struttura e peggiora con l’aumento di peso), struttura della mandibola, mento piccolo che non sorregge la lingua durante il sonno, naso chiuso, palato flaccido, tonsille ingrossate ecc.

Come si svolge l’esame?

Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino, sedato con un farmaco che riproduce il sonno fisiologico e sottoposto a una endoscopia della cavità orale e della gola mentre è addormentato. L’endoscopia viene eseguita con un sottile microendoscopio dotato di telecamera, che non disturba il paziente.

Quali informazioni si possono ottenere con la sleep endoscopy?

Con l'endoscopio è possibile visualizzare la struttura della gola del paziente durante il sonno e mettere in luce alcune alterazioni che si possono verificare quando la persona è addormentata ed è in posizione supina. In questa fase, è possibile verificare se alcune strutture (come il palato, la lingua o l’epiglottide) hanno la tendenza a “collassare” durante il sonno, causando quindi causando l’interruzione del flusso d’aria che provoca l’apnea Inoltre, durante l’esame, il paziente viene sottoposto a piccole manipolazioni da parte del medico che hanno l’obiettivo di verificare quali interventi correttivi potrebbero aiutare il paziente a ripristinare il corretto flusso di aria durante il sonno. Per esempio, il medico può posizionare una piccola valvola sul naso della persona mentre dorme, può chiuderle le labbra, sollevarle il mento, tirare leggermente in avanti la mandibola per far sollevare la lingua, applicare sul naso una pompa CPAP. Oppure, può cambiare la posizione del paziente, per esempio ruotando la testa, facendolo dormire di lato o sollevandogli leggermente il busto.

L’endoscopia del sonno fornisce quindi una panoramica dettagliata dei fattori che predispongono all’apnea e, insieme alla valutazione clinica e alla registrazione del sonno, aiuta a individuare le strategie correttive più adeguate a ciascuna persona.
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Revisione medica a cura di: Prof. Claudio Vicini

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