Villa Torri Hospital / 02 marzo 2020

La tiroide: funzione e patologie nella donna

La tiroide: funzione e patologie nella donna
La tiroide è un organo situata nella regione anteriore del collo che produce ormoni indispensabili per le principali funzioni vitali e per la crescita e lo sviluppo dell’organismo, in particolare quello femminile. Il genere femminile e questa ghiandola tiroide sono legate infatti da una stretta relazione. La tiroide riveste una particolare importanza nella donna sia perché garantisce un normale decorso della gravidanza e un normale sviluppo del feto, sia perché le malattie della tiroide colpiscono soprattutto il genere femminile, da 5 a 10 volte di più rispetto agli uomini.

Una cattiva funzione di questa ghiandola – spiega  il dott. Domenico Meringolo, specialista in endocrinologia a Villa Torri Hospital di Bologna – può alterare il ciclo, rendendolo irregolare e talvolta emorragico, può ridurre la fertilità, aumentare l’abortività e mettere a rischio lo sviluppo fetale. Gli ormoni tiroidei regolano la funzione cardiovascolare, il metabolismo glucidico e lipidico e sono fondamentali nel garantire lo sviluppo neuropsichico e l’accrescimento del feto e del bambino. Per questo motivo è molto importante controllare la funzione tiroidea della donna prima del concepimento o almeno all’inizio della gravidanza già in corso. Secondo uno studio recente, le disfunzioni tiroidee non vengono diagnosticate nel 70% circa delle donne e rappresentano una delle più comuni cause di aborto spontaneo.

La corretta funzione tiroidea è importante nella donna in età fertile e soprattutto in corso di gravidanza perché un difetto, anche lieve, può creare problemi alla salute della gestante ed avere conseguenze negative sullo sviluppo neuropsichico del bambino. Vista la loro elevata frequenza, è possibile che malattie tiroidee autoimmuni vengano identificate durante la gestazione o prima di una gravidanza programmata. A questo proposito va sottolineato che le malattie della tiroide, ad eccezione di rari casi, non costituiscono un ostacolo alla gravidanza, purché diagnosticate e trattate tempestivamente.

Elemento essenziale per la produzione di ormone tiroideo è lo iodio, che assumiamo con gli alimenti e in assenza di un'adeguata quantità la tiroide non riesce a sintetizzare e rilasciare i due ormoni T3 e T4. Quando è presente una carenza nutrizionale di questo elemento, la manifestazione più evidente specie nella donna, è l’incremento di volume della tiroide, il cosiddetto “gozzo”, con la formazione di noduli, la cui frequenza aumenta progressivamente con l’età. Il gozzo nodulare è quasi sempre benigno e necessita solo di un regolare controllo nel tempo. I noduli tiroidei sono frequentemente riscontrabili ma tumori della tiroide rappresentano una assoluta minoranza dei noduli e sono fortunatamente quasi sempre curabili. La più efficace prevenzione del gozzo e dei noduli tiroidei è la iodoprofilassi, facilmente attuabile mediante l’uso di sale fortificato con iodio, ovunque ampiamente disponibile.

Oltre alla carenza di iodio, un fattore fondamentale nello sviluppo delle malattie della tiroide è l’autoimmunità, cioè quando il sistema immunitario è in grado di distinguere ciò che gli appartiene da ciò che è estraneo, di gran lunga più frequente nelle donne. Questa può provocare scarso funzionamento della tiroide, ipotiroidismo, come avviene nella tiroidite cronica di Hashimoto, o eccessiva produzione di ormoni, ipertiroidismo, come nel Morbo di Basedow. L'ipotiroidismo, spesso in forma lieve e asintomatica, si riscontra in una donna su 10, mentre l’ipertiroidismo è presente in due donne su 100. Per valutare la funzionalità tiroidea basta eseguire un semplice esame del sangue che misura la quantità di ormone TSH. Un valore troppo elevato di TSH riconduce a un ipotiroidismo, mentre un valore troppo basso può indicare la presenza di un ipertiroidismo.

La cura per l’ipotiroidismo consiste nell’assumere quotidianamente un farmaco, la L-tiroxina, sostanzialmente identico all’ormone tiroideo, nella formulazione e dosaggio stabiliti dall’endocrinologo in base alla situazione del singolo paziente. Per l’ipertiroidismo la situazione è un po’ più complessa. Se è lieve, in gravidanza non richiede alcuna cura, mentre, se presenta una certa gravità, necessita di trattamento farmacologico.
 

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi al numero 051.9950311 o inviando una mail tramite il modulo contatti.
 
Revisione medica a cura di: Dott. Domenico Meringolo

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