I percorsi diagnostici per le patologie visive sono un insieme coordinato di visite ed esami focalizzati su
alcune singole condizioni patologiche, in altre parole, un check up finalizzato. Per ognuna di queste problematiche – precisa il
Dott. Mario Fagiano, specialista in Oftalmologia, presso la
Clinica Santa Caterina da Siena di Torino - abbiamo sviluppato un percorso integrato oculistico, ortottico, comprensivo di esami strumentali che permettono di
inquadrare, stadiare, diagnosticare e monitorare la patologia nel tempo.
La diagnosi del Glaucoma
Il
glaucoma è una patologia cronico-progressiva che colpisce il nervo ottico che, se non trattata, può portare alla cecità. I fattori di rischio possono essere, elevata pressione intraoculare, ereditarietà, età avanzata, patologie vascolari, terapie prolungate con farmaci cortisonici.
E’ una problematica asintomatica fino agli stadi tardivi (si definisce il glaucoma il “ladro della vista” perché la “ruba” senza che il paziente inizialmente se ne accorga), ecco perché è importante la diagnosi precoce. Per questo motivo e soprattutto
in presenza di fattori di rischio, è essenziale sottoporsi almeno una volta all’anno a visita oculistica completa di:
- Curva tonometrica, misurazione della pressione intraoculare nell’arco della giornata,
- OCT RNFL, tomografia a coerenza ottica dello strato delle fibre nervose retiniche, che permette l’analisi delle fibre del nervo ottico e delle cellule ganglionari,
- esame del campo visivo, per valutare lo stato della funzionalità visiva,
- pachimetria, per misurare lo spessore della cornea
Il percorso diagnostico per le maculopatie
La
maculopatia, condizione patologica degenerativa della macula, parte centrale della retina che permette la messa a fuoco della visione centrale. I primi sintomi si possono manifestare dopo i 50 anni e, se non diagnosticata precocemente, può portare a cecità. E’ Importante sottoporsi all’esame:
- OCT (tomografia retinica a coerenza ottica) per una diagnosi precisa di maculopatia,
- esame del campo visivo, per valutare lo stato della funzionalità visiva,
- dell’acuità visiva (in particolare quella da vicino),
- del fundus oculi, per esaminare lo stato della retina e l’evoluzione della patologia
La retinopatia diabetica
La
retinopatia diabetica, è una complicanza del
diabete mellito di tipo 1 e di tipo 2 che danneggia i vasi sanguigni della retina. Nella sua lenta progressione il tessuto retinico subisce danni irreparabili che possono causare cecità. Chi soffre di diabete o chi ha familiarità con l’iperglicemia, anche in assenza di sintomi, si deve sottoporre:
- all’esame del fundus oculi, per valutare lo stato dei vasi sanguigni della retina e il nervo ottico,
- all’OCT, per valutare la salute della cornea, della parte centrale della retina (macula) e della testa del nervo ottico (papilla)
La diagnosi di cheratocono
Il
cheratocono, è l’assottigliamento della cornea che si incurva e si deforma formando un cono, produce
distorsione dell’immagine e visione confusa sia da lontano sia da vicino. Per diagnosticare questa patologia che è spesso progressiva, servono due esami che vanno eseguiti con regolarità nel tempo:
- la topografia corneale, detta anche mappatura della cornea, fornisce, tramite un computer la rappresentazione grafica della curvatura della cornea,
- l’OCT, tomografia retinica a coerenza ottica, paragonabile a una TAC, per valutare gli strati della cornea e il suo spessore.