La
protesi al ginocchio è un intervento chirurgico indicato in caso di patologie muscoloscheletriche degenerative che comportano dolore e funzionalità articolare limitata, come la gonartrosi: grazie alla metodica
Fast Recovery, è possibile
ridurre i tempi di recupero post-operatorio del paziente.
Dei vantaggi di questo tipo di percorso abbiamo parlato con il
dott. Gioachino Lo Bianco, responsabile dell’
U.O. di Ortopedia e Traumatologia di
Villa Lucia Hospital, a Conversano.
Quando è indicato l’intervento di protesi al ginocchio
La chirurgia protesica del ginocchio è indicata
in caso di funzionalità dell’articolazione compromessa, con dolori (anche a riposo) che non rispondono ai trattamenti farmacologici. In queste situazioni è la qualità della vita stessa dei pazienti a essere compromessa, in quanto non è possibile compiere le più semplici azioni della quotidianità, come salire in auto, fare le scale o addirittura alzarsi dal letto senza dolore.
A causare il deterioramento delle cartilagini e, di conseguenza, infiammazione, dolore, limitazione funzionale e deformità dell’osso, è generalmente la gonartrosi (artrosi del ginocchio), e in particolare patologie come l’
artrosi cronica senile; l’artrosi derivata da
artrite reumatoide o da traumi; l’
osteonecrosi.
La protesi può essere
totale (nel caso in cui vengano sostituite con parti metalliche le estremità di femore e tibia e si intervenga sull’intera articolazione) o
parziale, detta anche miniprotesi (trattamento in cui viene sostituita l’estremità di uno o due compartimenti, senza intaccare i legamenti del ginocchio).
La chirurgia protesica consente una
riduzione dei sintomi, del dolore e dell’infiammazione, con un miglioramento della funzionalità articolare e della qualità di vita.
I tempi di recupero: i vantaggi del Fast Recovery
Con la chirurgia tradizionale, i tempi di recupero prevedono un ricovero in struttura di una o due settimane, in base alla tipologia di intervento, alle condizioni di partenza e alle necessità del paziente.
Grazie al Fast Recovery, le dimissioni avvengono solitamente al massimo a tre giorni dall’intervento.
Il
protocollo Fast Track è un percorso seguito da un’équipe multidisciplinare di specialisti, tra cui chirurghi ortopedici, anestesisti, fisioterapisti e fisiatri, al fine di velocizzare e ottimizzare la guarigione del paziente.
Un risultato raggiungibile grazie a:
- trattamenti chirurgici mininvasivi, che consentono il risparmio dei tessuti e un minor sanguinamento;
- assistenza post-operatoria che prevede la mobilizzazione immediata (il giorno dopo l’intervento il paziente viene fatto alzare dal letto) e un recupero dell’autonomia funzionale;
- programmi di riabilitazione specifici e personalizzati.
Chirurgia robotica mininvasiva
Presso Villa Lucia Hospital, a Conversano, poi, è presente il
primo sistema robotico Navio per la chirurgia protesica del ginocchio della Puglia.
La chirurgia robotica in ortopedia non sostituisce la mano di un chirurgo esperto, ma costituisce un “assistente” in grado di fornire informazioni complete sull’anatomia del paziente e di perseguire la massima precisione, difficilmente conseguibile con altre tecniche.
Grazie al lavoro di calcolo del sistema, il chirurgo può programmare i tagli ossei da eseguire e guidare il braccio robotico dotato di frese per ottenere un risultato ottimale.
I benefici per il paziente
I vantaggi per il paziente vanno grazie a questa tecnica sempre in direzione della
riduzione dei tempi di recupero:
- minor sanguinamento e dolore post operatorio;
- tempi di degenza inferiori a quelli della chirurgia tradizionale;
- recupero ottimale del movimento articolare naturale.