L’Unità Operativa di Emodinamica e Cardiologia interventistica di Anthea Hospital è attivamente impegnata nel trattamento delle
patologie cardiache e dell’
apparato vascolare.
L’equipe si occupa di pazienti che presentano
cardiopatie ischemiche, patologie vascolari, cardiomiopatie, patologie congenite e di pazienti con problematiche vascolari di tipo ostruttivo o dilatativo, per i quali la procedura invasiva è fondamentale nell’iter di diagnosi e cura.
Attività diagnostica
Per indagare il tipo di patologia presente, sono previste procedure che consistono nell’
introduzione di piccoli cateteri nel sistema vascolare. Tali cateteri, percorrendo i vasi sanguigni, raggiungono il settore interessato: cuore, valvole cardiache, coronarie, carotide, aorta, arterie periferiche, ecc.
In tal modo è possibile
studiare la funzionalità del cuore e lo stato del sistema arterioso oppure
intervenire a scopo curativo riuscendo così ad evitare, in molti casi, l’intervento chirurgico.
Tre le attività di diagnosi più diffuse c’è la
coronarografia, un esame diagnostico invasivo che permette la valutazione di un eventuale patologia coronarica. Il
termine invasivo non deve impressionare il paziente perché oggi c’è possibilità di eseguire quest'esame attraverso vie ben più piccole di quella femorale usata in passato e quindi attraverso l'arteria radiale e soprattutto l'utilizzo di cateteri piccoli inferiori ai 2 mm di diametro. La coronografia ha rischi molto bassi ed è sempre eseguita dopo che una valutazione clinica cardiologica attraverso anche esami strumentali non invasivi renda fortemente sospetta la presenza di una patologia coronarica.
Di seguito tutte le attività diagnostiche eseguite:
- Cateterismo cardiaco sinistro e destro
- Coronarografia selettiva sinistra e destra
- Ventricolografia sinistra e destra
- Valutazione della portata cardiaca, area valvolare mitralica, gradienti trans valvolari, shunt intracardiaci.
- Angiografia aortica toraco-addominale
- Angiografia circolo polmonare
- Angiografia dei tronchi sovra-aortici (carotidi)
- Angiografia selettiva delle Aa. Renali e del tripode celiaco
- Angiografia Aa. Arti inferiori (distretto iliaco-femoro-popliteo e tibioperoniero).
Attività interventistica coronarica e vascolare periferica
In caso di riscontro di una patologia cardiaca o vascolare si può intervenire con metodiche specifiche come l’
angioplastica: si tratta di una procedura invasiva, che si esegue attraverso vie di accesso periferiche e dilata dall’interno l’eventuale placca arteriosclerotica permettendo di posizionare degli stent cioè delle retine che servono a mantenere l’arteria aperta e quindi al sangue di defluire normalmente come prima che si formasse la placca.
Di seguito le tipologie di metodiche eseguite
- Angioplastica transluminale percutanea (aterectomia direzionale/cutting, impianto si stent medicati e non medicati).
- Angioplastica periferica (distretto carotideo e succlavio-vertebrale, Aa. Renali e mesenteriche, asse iliaco-femoro-popliteo e tibio-peroniero, piede diabetico).
- gli stent medicati (protesi metalliche ricoperte da farmaci che riducono la proliferazione del tessuto che riveste la parete delle arterie)
- stent riassorbibili che nel tempo scompaiono definitivamente dalla arteria nella quale vengono posizionati.
Attività interventistica strutturale
Di recente c’è anche la possibilità di trattare patologie strutturali cardiache come la valvolare aortica con due metodiche:
- Tavi, cioè l'impianto per via percutanea in sala di emodinamica di valvole aortiche in quei pazienti che non sono operabili o avrebbero un altissimo rischio chirurgico se fossero operati tradizionalmente.
- Mitralclip, per trattare l’insufficienza mitralica severa inoperabile
Rientra nella attività interventistica strutturale anche il trattamento di
PFO E DIA.
L'impianto TAVI per la valvola aortica
La parola TAVI che sta per “trans aortic valve implantion” e consiste nella possibilità di impiantare una valvola aortica
senza la necessità di aprire il torace e di connettere il paziente alla circolazione extracorporea.
Le TAVI avvengono non in sala operatoria ma in una
sala ibrida, senza necessità di addormentare il paziente (si usa solo una sedazione profonda). Attraverso
una puntura della arteria femorale presente a livello dell’inguine, un catetere che contiene la valvola nuova viene avanzato a livello della valvola aortica. Un pallone viene gonfiato in maniera tale da dilatare la valvola aortica e fare dunque spazio alla protesi artificiale montata nel catetere. Tale
intervento viene eseguito in circa
un’ora e mezza.
L’Emodinamica di Anthea Hospital si è specializzata a tal punto di questo ambito di intervento che ha messo in piedi la
TAVI school. Per approfondimenti consulta la
pagina dedicata su
www.cardiochirugia.com