La chirurgia post-bariatrica si occupa di ridare armonia e rimodellare il corpo dei pazienti che si sono
sottoposti a diete drastiche o a interventi chirurgici bariatrici (come
sleeve gastrectomy, bendaggio gastrico ecc). Gli interventi sono finalizzati ad eliminare i sintomi della pendulia cutanea e adiposa, per recuperare, insieme alla forma più adeguata del corpo, il benessere psicologico e sociale.
Quando si interviene
Il dimagrimento eccessivo lascia esiti piuttosto evidenti sui tessuti: pelle svuotata, pendula e la muscolatura rilassata. Queste problematiche invalidanti, sia per il fisico sia per la vita socio-relazionale, possono essere corrette da interventi di chirurgia plastica post-bariatrica per ridonare al paziente un contorno corporeo adeguato.
Le possibilità di miglioramento a seguito dell'intervento sono legate alla qualità e all’elasticità dei tessuti oltre che alle dimensioni corporee dopo il dimagrimento.
Pre-intervento: valutazione dello stato di salute
La persona che si approccia alla chirurgia bariatrica ha seguito un iter terapeutico articolato. L'intervento bariatrico comporta una ridotta ingestione e un minor assorbimento di nutrienti, condizione che può determinare in generale carenza di aminoacidi, vitamine, ferro ecc. Per questo motivo
l’intervento di rimodellamento viene eseguito indicativamente almeno dopo un anno dall’intervento bariatrico, 6 mesi di peso stabile e l’approvazione dell’équipe (dietologa, dietiste, chirurgo bariatrico, psicologa) che ha seguito il paziente nel calo ponderale.
Prima della chirurgia ricostruttiva si eseguono accurati esami generali a cura dell’équipe che ruota attorno al chirurgo bariatrico, finalizzati ad evidenziare eventuali carenze, da correggere, necessariamente, con integratori di nutrienti essenziali come vitamine e aminoacidi, e si reintegrano i depositi di ferro tramite terapia endovenosa o orale. Una volta accertata la situazione di stabilità e programmato l’intervento ricostruttivo, è sufficiente
due mesi prima svolgere un controllo di emocromo, sideremia, transferrinemia, proteinemia.
Diagnosi
Vengono accertate l'entità e l'estensione dell'esubero cutaneo e i possibili segni di
dermatite da sfregamento, i problemi posturali causati dal peso dell'eccesso di pelle, si esamina, eventualmente anche tramite ecografia o TC (Tomografia Computerizzata), l'integrità del piano muscolare addominale per escludere ernie sulle cicatrici dell'intervento bariatrico.
Dopo queste valutazioni, in accordo con il paziente, si decide quale parte del corpo sottoporre a rimodellamento; in genere si inizia dalla sede che provoca più disturbi.
Trattamenti
Tutti gli interventi di chirurgia plastica ricostruttiva sono definiti di
body contouring perché hanno il comune obiettivo di rimodellare il tessuto cutaneo e adiposo su un corpo divenuto più “piccolo”, come fosse un nuovo abito su misura. Le tecniche utilizzate sono una combinazione di
asportazioni cutanee e adipose, facendo eventualmente ricorso a
liposuzioni complementari alla riduzione cutanea in corso di intervento. La liposuzione viene eseguita a supporto di asportazioni cutanee con lo scopo di asportare l'adipe residuo rispettando la trama dei tessuti sottocutanei, con modalità che permettono di ridurre l'entità di sieromi (accumuli di liquido nei tessuti a seguito di interventi chirurgici), emorragie, trasfusioni, tempi di degenza e accorciare il recupero post-operatorio.
I trattamenti chirurgici che si eseguono sono:
- addominoplastica, per la riduzione del tessuto cutaneo e degli accumuli adiposi
- dorso e torsoplastica, per eliminare la cute in eccesso e ridurre l’adipe del fondoschiena e creare un sollevamento dei glutei
- brachioplastica o lifting delle braccia, per rimodellare il profilo delle braccia e rimuovere cute e tessuto adiposo
- lifting delle cosce, per ridefinire il profilo delle cosce eliminando il tessuto cutaneo e adiposo in eccesso
- mastopessi e dermolipectomia toracica, per correggere la ptosi mammaria (seno cadente) con asportazione ghiandolare e/o cutanea mirata a sollevare il seno per eliminare lo sfregamento al solco sottomammario. Tale intervento non fornisce la "terza dimensione" ovvero la proiezione mammaria ottenibile con una protesi o con l'innesto adiposo.
Il processo di
cicatrizzazione si può osservare dopo circa due settimane, in genere contemporaneamente alla rimozione dei punti di sutura.
La ripresa delle normali attività della vita quotidiana avviene con gradualità e si completa dopo circa 2-3 settimane dalla procedura chirurgica.
Nel post-intervento è importante indossare delle guaine post-operatorie che aiutano ad accelerare il processo di guarigione, ridurre la comparsa di eventuali gonfiori ed ematomi e minimizzare il rischio di infezioni. La cicatrice del lifting delle cosce, può richiedere tempi più lunghi perché è situata in un punto di attrito, con sudorazione significativa.