All’interno del
San Pier Damiano Hospital è presente il servizio si
Ortottica, ramo dell’oculistica che consiste in un insieme di tecniche mirate alla riabilitazione visiva dei disturbi motori e sensoriali.
Il servizio collabora con l'unità di
Oculistica presente all'interno della struttura.
L’ortottista interviene, da solo o affiancando l’oculista in sede di visita, eseguendo delle valutazioni ortottiche, indispensabili per monitorare lo sviluppo del sistema visivo del bambino ed evitare di incorrere in difetti visivi difficilmente trattabili da adulti.
E’ consigliato consulto ortottico per i motivi che seguono:
- Per diagnosticare l’ambliopia, patologia che si sviluppa in età pediatrica (0-8anni)
- Prevenire l’astenopia, disturbo che colpisci coloro che lavoro al computer
- In caso di difficoltà mostrate durante la lettura (7-9 anni)
- In caso di emicranie
- Problemi legati alla postura
- Nel caso di un bambino disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), per verificare la concomitanza di disturbi della visione che possono influire sul rendimento scolastico
- Per migliorare le performace sportive legate alla visione
Terminata la valutazione ortottica, l'ortottista può consigliare al paziente di eseguire una visita completa in collaborazione tra medico oculista e ortottista proprio perché la visita eseguita in collaborazione tra i due professionisti permette di trovare soluzioni che più si adattino ai diversi aspetti della visione del paziente.
In altri casi invece, può consigliare di sottoporsi a sedute di
training ortottici ( quando necessari) per permettere sia ai bambini che agli adulti di migliorare il rendimento del proprio sistema visivo e prendere coscienza di quali siano i mezzi da attuare ogni qualvolta i propri occhi si trovino in condizioni di stress.
La valutazione ortottica
La visita ortottica è necessaria per diagnosticare o escludere eventuali anomalie dell’apparato neuromuscolare e sensoriale dell'occhio e quindi degli eventuali disturbi che da esse derivano.
Come si svolge la visita ortottica?
Generalmente la visita ortottica dura tra i 15 e i 20 minuti e misura l’acuità visiva ( quanto vedo), ma anche una serie di funzioni come la motilità oculare, il senso della tridimensionalità ("stereopsi"), la convergenza, la fluidità dei movimenti degli occhi e l’accomodazione (ovvero la messa a fuoco), proprio perché la difficoltà anche solo in uno di questi aspetti può influire notevolmente sulla qualità della visione e creare uno stress visivo non risolvibile con gli occhiali o con farmaci.
Attraverso la visita ortottica è possibile poi monitorare eventuali evoluzioni di una patologia precedentemente riscontrata per ottimizzare il risultato perseguito.
Sono previste norme di preparazione?
Per sottoporsi a una visita ortottica non sono previste particolari norme di preparazione.