Le
cause dei dolori alle articolazioni possono avere origini diverse, tra cui patologie come l’
artrite, cui si aggiungono
fibromialgia, polimialgia reumatica, borsite o
tendinite, ma anche cause esterne all’articolazione.
“Negli ultimi anni hanno assunto sempre maggior rilevanza le analisi su come
il “cattivo movimento” o un “movimento asimmetrico” possano portare a dolori articolari”, spiega il
Dott. Andrea Mocci, Responsabile della Unità Operativa di
Ortopedia di Anthea Hospital, a Bari. “
Molti specialisti, come kinesiologi e osteopati, considerano gli atteggiamenti problematici del movimento come originati da contratture strutturate per cicatrici muscolari, e trattano queste asimmetrie con specifiche manipolazioni. Tuttavia, per la diagnosi e la programmazione di un trattamento riabilitativo, è fondamentale documentarle in maniera obiettiva”.
Oltre alle documentazioni radiologiche della colonna, sono particolarmente indicati gli
esami che valutano il movimento e l’appoggio del piede, in grado di condizionare l’equilibrio e attuare meccanismi di compensazione. In questo percorso si inseriscono la baropodometria e l’analisi del movimento.
Cos’è la baropodometria
L’indagine baropodometrica è composta da un
esame dinamico, con l’analisi del passo e lo studio del movimento, e da un
esame statico, per verificare le caratteristiche pressorie del piede in posizione ortostatica.
In particolare, grazie all’analisi computerizzata del passo, si registrano:
- la distribuzione del carico nelle fasi di appoggio e oscillazione;
- le alterazioni spazio-temporali sul piano sagittale, frontale e trasverso;
- problematiche di tipo ortopedico, neurologico, propriocettivo, funzionale ecc.
L’esame dinamico non è invasivo e dura tra i 40 e i 60 minuti. Raccoglie - grazie a telecamere a infrarossi che rilevano marker catarifrangenti posizionati sul paziente e agli elettrodi per un’elettromiografia - i dati utili per una
ricostruzione tridimensionale del modello del passo del soggetto. Questa, insieme al video della camminata, consente allo specialista di stabilire la diagnosi, un corretto protocollo terapeutico e l’eventuale prescrizione di ortesi.
Quando è opportuno eseguire un esame baropodometrico?
Sono due le principali categorie in cui si dividono i soggetti per cui è indicata la baropodometria:
- il paziente in crescita;
- il paziente adulto.
Nel paziente in crescita, lo studio baropodometrico valuta le alterazioni morfologiche del piede immaturo (che può essere piatto, pronato, valgo, cavo) e viene prescritto nel caso in cui i genitori o il medico pediatra notino una anomalia dell’appoggio del piede. Lo studio identifica anche eventuali possibilità correttive o contenitive del piede mentre prosegue la sua crescita, e permette l’eventuale realizzazione di un plantare personalizzato.
Nel paziente adulto l’analisi del passo permette di individuare eventuali anomalie della distribuzione dei carichi che possono causare problematiche e dolore (metatarsalgia, alluce rigido, piede cavo o piede pronato). Negli adulti, la realizzazione di un plantare non ha funzione correttiva, ma solo contenitiva, tuttavia può essere necessaria per la ridistribuzione dei carichi e la riduzione del dolore.
Infine, la baropodometria associata alla analisi del movimento permette l’identificazione di gestualità non corrette (eccessiva intra o extra rotazione dell’arto, inclinazione del bacino per contratture muscolari, dismetrie degli arti) che possono produrre
dolori localizzati anche in aree diverse da quella del piede, per esempio sulla colonna o sulla coscia. In questo caso, lo studio della funzione del passo e delle sue anomalie può permettere la realizzazione di plantari che modifichino l’appoggio e l’identificazione del lavoro di fisioterapia posturale correttiva delle eventuali rigidità necessario.