Santa Rita Hospital / 12 gennaio 2022

La risonanza magnetica cardiaca: la prevenzione per il cuore

La risonanza magnetica cardiaca: la prevenzione per il cuore
In Europa, nonostante si stia assistendo negli ultimi due decenni a un progressivo calo di mortalità da malattie cardiovascolari, sono oltre 4 milioni le persone che ogni anno perdono la vita, delle quali circa un milione prematuramente, cioè prima dei 75 anni. I dati Istat indicano che nel 2017 le malattie del sistema circolatorio rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 36% circa dei decessi 1.

Oggi più che mai la prevenzione e l’adozione di corretti stili di vita rappresentano l’arma più efficace per ridurre i casi di malattie cardiovascolari e di morti cardiache improvvise. La prevenzione delle malattie cardiache passa necessariamente da esami strumentali, che oggi possono vantare una posizione di avanguardia rispetto alle tradizionali tecniche diagnostiche. Tra questi, il più importante e diffuso esame di laboratorio è senza dubbio la Risonanza Magnetica Cardiaca (RCM), nota anche come Cardio-RM, metodica non invasiva e del tutto indolore che sfrutta campi magnetici e onde di radiofrequenza per produrre immagini nei tre piani dello spazio del cuore e dei grossi vasi, fornendo una qualità d’immagine assolutamente irraggiungibile con i metodi tradizionali.

Questo esame è indicato primo luogo ai pazienti con cardiopatia ischemica, cardiomiopatie dilatative, miocarditi, cardiomiopatie ipertrofiche, cardiopatie congenite, valvulopatie e malattie del pericardio. La metodica, inoltre, si rivela molto efficace per lo screening, la diagnosi ed il controllo delle malattie aortiche. L’esame può essere utile, inoltre, nella valutazione della malattia cardiaca ischemica per determinare la morfologia ventricolare, la perfusione del miocardio ed il flusso delle arterie coronarie.

L’esame viene eseguito posizionando il paziente sul lettino, dove gli verranno applicati gli elettrodi per il monitoraggio del battito cardiaco e le bobine di superficie necessarie per l’analisi, che non provocano nessun dolore. Viene richiesto di trattenere il fiato, per almeno 10 secondi mentre le immagini del cuore vengono acquisite al fine di eliminare gli artefatti da movimento cardiaco e respiratorio. È frequente il ricorso a un liquido di contrasto, solitamente ben tollerato.

L’esame ha una durata dai 40 ai 60 minuti, in relazione al quesito clinico e al corretto svolgimento dei vari step. Non sono previste particolari preparazioni per sottoporsi alla Risonanza Magnetica Cardiaca. Possono essere predisposti trattamenti preventivi per evitare reazioni nei soggetti allergici che devono sottoporsi all’esame con mezzo di contrasto o in altri casi specifici.

Non costituiscono controindicazione gli stent intracoronarici, i punti metallici sternali, le protesi meccaniche valvolari. Le uniche vere controindicazioni sono rappresentate dalle clip vascolari cerebrali, dai pace-maker, e dalle protesi acustiche.
 

1. Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=5063
 

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