Clinica Privata Villalba / 25 maggio 2018

Russamento ed apnee notturne: due fenomeni collegati e curabili

Russamento ed apnee notturne: due fenomeni collegati e curabili

Un disturbo del sonno molto comune, sia tra gli uomini che tra le donne, è quello delle apnee notturne. Sebbene la manifestazione di questo blocco della respirazione si possa manifestare in qualsiasi fascia anagrafica, i più colpiti sono gli uomini di mezza età. Secondo l’associazione americana Sleep Apnoea Trust addirittura una persona su 25 ne sarebbe affetta.

Spesso i soggetti colpiti hanno l’abitudine di russare abbondantemente durante la notte. Le diagnosi, comunque, rimangono ancora molto scarse rispetto alla diffusione del fenomeno: statistiche affermano che solo un soggetto su quattro è in cura e segue un percorso medico. Un’altra categoria assai colpita da questa problematica sono i bambini, in particolar modo coloro che presentano infiammazioni a tonsille e adenoidi. Ne abbiamo parlato con il Prof. Fabio Cirignotta, Neurologo esperto in Medicina del Sonno e coordinatore della Sleep Clinic di Clinica Privata Villalba di Bologna.
 
Apnee: definizione e sintomi

“Una causa tipica delle apnee nel corso del sonno – spiega il Prof. Cirignotta –  è la contrazione, o la chiusura, della gola nelle ore di riposo, un processo involontario che interrompe la regolare respirazione. Quando questo stato si ripete per molte volte nel corso di una notte, e rimane stabile per vario tempo, la conseguenza è una riduzione sensibile della presenza di ossigeno nel sangue. Inoltre, la persistente difficoltà nella respirazione provoca l’effetto di stimolare il cervello al risveglio, pur in assenza di un sufficiente riposo accumulato”.
“Spesso, il fenomeno è così frequente in certi soggetti che finiscono per risvegliarsi decine di volte per ogni ciclo di sonno, quasi senza rendersene conto. Il risultato, naturalmente, è una qualità del sonno molto bassa, e un senso di perenne stanchezza durante le ore diurne.
Uno dei sintomi più diffuso abbinati alle apnee notturne è quello di russare insistentemente, al punto da interrompere il sonno del coniuge o di altre persone che condividono la camera. Ancora, le apnee possono provocare lo stimolo ripetuto di urinare, azione che viene svolta con frequenza durante la notte nei casi più accentuati. Ci sono poi effetti sgradevoli sulle ore di veglia, come la stanchezza, o, ancora, ricorrenti mal di testa, basso livello di concentrazione e un calo drastico della libido”.
 
Rischi per la salute

“Tra i pericoli legati alle apnee – continua il prof. Cirignotta –  c’è quello di un importante incremento della pressione arteriosa. Preoccupanti collegamenti sono inoltre dimostrati con altre patologie o episodi ancor più gravi, come disturbi alle coronarie, ictus o diabete. Da non tralasciare poi gli effetti indiretti, le persone più inclini a sviluppare apnee, sono anche quelle più a rischio di incidenti stradali. Diversi test hanno infatti confermato che i pazienti affetti da questo disturbo hanno una guida ancor meno sicura di coloro che presentano un elevato tasso alcolemico”.
 
Come intervenire

“Per diagnosticare le apnee, si ricorre di solito alla registrazione domestica, effettuata tramite specifici apparecchi clinici in grado di misurare il livello di ossigeno nel cuore, il battito cardiaco e il livello generale del respiro se abbinato al russare.
In presenza di manifestazioni acute, può essere prescritto l’uso di un macchinario di ventilazione meccanica a pressione positiva continua (CPAP in inglese), che riesce a controllare le apnee e migliorare la qualità del sonno, eliminando anche la fastidiosa abitudine di russare”.

 
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