La TC Coronarica viene eseguita quando c’è la necessità di avere
immagini tridimensionali del cuore: le macchine più avanzate rilevano immagini in sequenza ravvicinata che creano un fermo immagine del muscolo, evidenziando eventuali anomalie di questo organo e dei suoi vasi. È infatti utile per indagare la presenza di:
- alterazioni anatomiche che interessano il primo tratto dell’aorta e le coronarie,
- malattie che interessano le coronarie, o coronaropatie, causate da una ostruzione del flusso del sangue al cuore. Tale ostruzione può essere totale o parziale ed è favorita dalla presenza di aterosclerosi,
- vasculite coronarica, cioè l’infiammazione delle arterie del cuore,
- emboli – grumi o bolle d’aria che ostruiscono il flusso sanguigno – che possono interessare le arterie polmonari che collegano il cuore ai polmoni.
La TC Coronarica viene
eseguita con mezzo di contrasto quando c’è la necessità di stabilire la presenza di
ostruzioni o restringimenti delle pareti venose, permettendo così di capire se tali alterazioni determinano un minor afflusso di sangue al cuore.
Data la precisione di tale esame, il medico è in grado di individuare con accuratezza:
- il vaso affetto da patologia o alterazione,
- la gravità dell’eventuale ostruzione,
- l’estensione della patologia,
- la diffusione delle placche aterosclerotiche e le loro caratteristiche.
L’esame può essere eseguito anche in caso vi sia la necessità di
sottoporre il paziente a impianto di bypass coronarico o a intervento di angioplastica (che prevede l’inserimento di stent per dilatare il lume dell’arteria ostruita). Può inoltre essere ripetuto in seguito all’intervento, al fine di monitorare l’andamento della terapia e i miglioramenti ottenuti.