La Neuropsicogeriatria si occupa della diagnosi e cura dei disturbi della memoria ed è dedicato a persone soggette a disturbi della sfera cognitiva e mnesica.
Le varie attività prevedono la collaborazione di medici specialisti provenienti dalle branche di Neurologia, Psichiatria e Geriatria ma anche di una Psicologa esperta nei disturbi della sfera cognitiva del paziente geriatrico.
In particolare sarà possibile ricevere:
- valutazione multidimensionale
- inquadramento nosografico e stadiazione
- trattamento farmacologico a lungo termine dei disturbi cognitivi
- controllo dei sintomi comportamentali e della comorbilità
- informazione e supporto ai familiari
- orientamento e raccordo con i servizi socio-assistenziali
inoltre
- promozione della contunuità assistenziale, in collaborazione con i Medici di Medicina Generale, attraverso l'integrazione con i Servizi del Territorio
- collaborazione con l'Ambulatorio Specialistico Distrettuale per l'attuazione di programmi di intervento integrati e per l'attività del Nucleo Alzheimer (sezione alta protezione per soggetti con demenza e disturbi comportamentali).
Centro della Memoria
Per individuare i fattori di rischio per le funzioni cognitive, presso la Clinica Santa Caterina da Siena è possibile eseguire un Check Up neurocognitivo, un percorso dedicato alla valutazione, diagnosi e trattamento per la cura della memoria e delle facoltà mentali.
Il Check Up neurocognitivo si rivolge a chi avverte sintomi come perdita di memoria, ansia, depressione, disturbi del comportamento, cambiamenti nella personalità e desidera capirne l’origine.
Il Check Up prevede visite specialistiche, test ed esami diagnostici di vario livello articolandosi in più fasi, a seconda delle esigenze. In base ai risultati ottenuti nel primo screening, il medico Specialista suggerisce infatti se proseguire o meno con ulteriori accertamenti.
Si tenga presente che sia che si tratti di una prima visita che di una visita di controllo tutti i pazienti devono presentarsi con tutta la documentazione clinica in loro possesso, con la terapia farmacologica in atto, muniti di occhiali da vista (se utilizzati abitualmente) e possibilmente accompagnati da un familiare.