Cardiopatie ischemiche: patologie e stile di vita aumentano i rischi

Le cardiopatie ischemiche sono patologie provocate dalla mancata irrorazione di sangue ricco di ossigeno al muscolo cardiaco (il miocardio). Questo avviene generalmente quando le arterie coronarie, che portano il sangue al cuore, sono ostruite. 
Tra le cardiopatie ischemiche rientrano per esempio l’infarto e l’angina pectoris.

La Dottoressa Ester Cimino, cardiologa dell’ICC - Istituto Clinico Casalpalocco di Roma, risponde ad alcune domande a proposito di queste patologie.

Dottoressa, come ci si accorge di una cardiopatia ischemica?
La sintomatologia varia a seconda dell’entità del restringimento del vaso e dell’estensione della lesione.
Il sintomo comune di un evento ischemico al miocardio è un senso di oppressione al petto, che coinvolge braccio sinistro e collo, spesso accompagnato da dolore alla bocca dello stomaco che si può presentare a riposo o dopo uno sforzo e durare da pochi minuti, ad ore.
A questi sintomi possono poi associarsi sudorazione improvvisa, mancanza di respiro, svenimento e nausea.
Questi sintomi, però, compaiono solo al momento dell’evento ischemico, per questo sottoporsi a controlli cardiologici periodici permette di fare diagnosi precoce, fondamentale in questi casi.

Quali sono le cause di queste patologie?
La causa principale della cardiopatia ischemica è l’aterosclerosi, cioè l’accumulo di placche di grasso lungo le pareti delle arterie che restringono il lume del vaso sanguigno fino a provocarne l’occlusione completa. 
Meno frequentemente portano all’ischemia del miocardio altre patologie coronariche, come spasmi, embolie e trombosi, oppure traumi, problemi congeniti o patologie del sangue come anemie particolarmente gravi. 
Ulteriori cause che possono causare un evento ischemico sono: l’abuso di sostanze stupefacenti, specialmente la cocaina, un’intossicazione da monossido di carbonio e l’ipertrofia del miocardio.
Queste le condizioni che hanno un rapporto diretto di causa ed effetto sulla cardiopatia.

Ci sono persone più portate a incorrere nelle cardiopatie ischemiche?
Esistono alcuni fattori che non provocano direttamente l’evento, ma che concorrono ad aumentare il rischio. Le persone esposte a uno o più di questi fattori hanno quindi più probabilità di incorrere in cardiopatie ischemiche.
Per comodità, si possono classificare dei fattori biologici, genetici, patologici e di stile di vita.
Per quanto concerne i fattori biologici, sono soggetti a un rischio maggiore i pazienti anziani e gli individui di sesso maschile. Nelle donne, la produzione ormonale è un elemento protettivo, per questo il rischio aumenta con la menopausa;
Riguardo i fattori genetici, è opportuno che chi ha una storia di familiarità con le cardiopatie ischemiche ponga particolare attenzione alla prevenzione, poiché potrebbe avere una predisposizione genetica.  
Rappresentano poi fattori di rischio patologie quali: ipercolesterolemia, ipertensione, obesità e diabete.
Per finire, lo stile di vita: stress, fumo, vita sedentaria e consumo di stupefacenti aumentano il rischio di sviluppare cardiopatie ischemiche.

I 3 consigli della Dottoressa per la prevenzione:

• Seguire uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata e regolarmente l’attività fisica;
• Dire di no al vizio del fumo;
• Sottoporsi a controlli periodici dal cardiologo, soprattutto se in presenza di uno o più fattori di rischio, tra quelli citati, o se si avvertono tachicardie, dolori o affanno.