Che
il microbiota intestinale abbia una importanza di rilievo nel mantenimento della salute generale, e non solo intestinale, è ormai accertato: fra le funzioni che svolge, si riconoscono la regolazione del sistema immunitario e la produzione di vitamine e altre sostanze utili al sistema nervoso
Studi che coinvolgono varie branche della medicina come Endocrinologia, Cardiologia, Reumatologia, Immunologia e Gastroenterologia hanno messo in relazione lo squilibrio del microbiota non solo con diversi tipi di malattie infiammatorie croniche intestinali, ma anche con obesità, malattie autoimmuni, neuro-degenerative e tumori.
L’influenza che la flora batterica può avere sulla nostra salute non si esaurisce di certo qui: i più recenti studi in materia, che hanno coinvolto l’Oftalmologia, la disciplina medica che studia e tratta le patologie che possono interessare gli occhi, hanno evidenziato una connessione anche con la salute degli organi preposti alla vista.
Di tale connessione e
del ruolo che il microbiota svolge sul benessere di occhi e vista si è parlato all’XI Congresso Nazionale di AIMO, Associazione Italiana Medici Oculisti, tenutosi a Roma il 16-17 ottobre 2020, all’interno della sessione organizzata dal
dottor Alberto Lanfernini medico
oculista di San Pier Damiano Hospital di Faenza (RA) insieme alla dottoressa Paola Bonci, Oculista dell’ospedale di Ravenna.
Particolarità di tale incontro è stato l’invito esteso anche a medici di altre branche, come il
dottor Marco Valentini, specialista in
Reumatologia a San Pier Damiano Hospital e il
dottor Massimo Vincenzi, specialista in
Gastroenterologia a San Pier Damiano Hospital e di altri specialisti oculisti e non. Le continue scoperte sul microbiota e sulla sua funzionalità accrescono infatti l’interesse verso questi microrganismi e coinvolgono sia parti anatomiche sia ambiti diversi della medicina.
Si tratta tuttavia di una
materia ancora tutta da esplorare che può portare a nuove rivelazione nei prossimi anni. “
Il tema della connessione fra microbiota e insorgenza di patologie oculari è fortemente innovativo in oculistica, quasi una frontiera di cui ancora si è esplorato molto poco”, ha affermato il dottor Alberto Lanfernini.
L’influenza del batteri intestinali sulle patologie oculari degenerative
Un
microbiota in equilibrio – o in eubiosi –
è il fattore determinante nel mantenere l’omeostasi (l’ottimale equilibrio) dell’intero organismo, compreso l’occhio e le sue strutture.
Secondo le ricerche scientifiche, infatti, lo squilibrio dei ceppi di batteri buoni intestinali – che prende il nome di disbiosi – può favorire l’insorgenza di patologie oculari cronico-degenerative, come:
- glaucoma,
- uveiti,
- congiuntiviti,
- cheratiti,
- sindrome dell’occhio secco,
- degenerazione maculare.
In che modo il microbiota intestinale riesce a favorire malattie che interessano l’occhio, dato che i due organi non sono in collegamento diretto fra di loro?
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Quando il microbiota è in disbiosi – risponde il dottor Lanfernini
– si verifica una maggiore produzione di citochine infiammatorie e di altri mediatori infiammatori sistemici che vanno a colpire a distanza alcune strutture bersaglio. La presenza di sostanze infiammatorie altera ad esempio la funzionalità del MALT (acronimo di Tessuto Linfoide associato alle Mucose), il sistema immunitario delle mucose, che comprende anche la mucosa congiuntivale, situata nell’occhio. In questa ottica è comprensibile che ogni condizione di disregolazione immunitaria coinvolga anche gli occhi”.
Non solo patologie dell’invecchiamento
Finora era stata messa in evidenza l’associazione fra gli squilibri intestinali e le infiammazioni oculari, come le
congiuntiviti o le blefarocongiuntiviti (l’infiammazione del bordo libero della palpebra): “
In caso di congiuntiviti, blefariti o calazi, si indaga lo stato di salute del microbiota e la possibile relazione con l’infiammazione oculare in assenza di altre cause che favoriscono l’infiammazione” prosegue Lanfernini.
Le patologie degenerative che interessano gli occhi, invece –
glaucoma,
uveiti, degenerazione maculare – finora erano state messe maggiormente in relazione con l’età del paziente e l’usura delle strutture oculari interessate dalla malattia o con traumi oculari. Ora, invece,
le cause vengono messe in relazione anche con la salute del tratto intestinale, come avviene per il glaucoma: “
Secondo qualche studio la patologia è correlata a una alterata risposta immunitaria causata da stress ossidativo. Ad esempio, anche a una infezione da Helicobacter pylori (già nota causa di gastriti e ulcera gastrica) si pensa che possa favorirla, allo stesso modo in cui facilita le infiammazioni oculari” spiega Lanfernini.
Dieta e stile di vita preservano microbiota e occhi
Il microbiota intestinale si assume alla nascita, durante il parto, e si modifica parzialmente durante la crescita. Tra i fattori che possono minare la sua naturale eubiosi ci sono: infezioni virali o batteriche, terapie farmacologiche e alimentazione squilibrata.
Proprio l’alimentazione è uno dei fattori chiave per prendersi cura del microbiota e riportare la disbiosi allo stato di eubiosi.
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La dieta è una variabile fondamentale per prendersi cura del microbiota intestinale e i probiotici hanno effetto riequilibratore in caso ci siano deviazioni che causano disbiosi”.
Alcuni lavori dimostrano infatti che il cambio di alimentazione è in grado di modificare o arrestare il corso di patologie oculari, quali ad esempio la sindrome dell’occhio secco, una congiuntivite cronica che riduce la lacrimazione, creando senso di secchezza e bruciore.
Una dieta equilibrata e bilanciata è il primo strumento che permette di prevenire lo squilibrio del microbiota. “
Indispensabile è la riduzione di cibi contenenti zuccheri, grassi, conservanti, mentre è consigliato introdurre adeguate quantità di alimenti freschi ricchi di fibre e nutrienti, che riescono a riequilibrare il microbiota intestinale” conclude Lanfernini.
Presso
l’Ambulatorio di Oculistica del San Pier Damiano Hospital è possibile effettuare una visita di controllo sia che si soffra già di patologie oculari, sia come prevenzione per preservare la vista il più a lungo possibile, ritardando l’insorgenza di patologie che possono diventare invalidanti.
Le visite di controllo sono consigliate già dall’infanzia ed eseguite regolarmente durante la vita adulta.
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