Torna alle specialitàCardiologia ricoveroSi trattano patologie cardiovascolari come ad esempio: cardiopatia ischemica (ischemia silente, angina stabile o instabile) scompenso cardiaco. Durante la degenza, i pazienti affetti da problematiche coronariche possono essere sottoposti a Coronarografia, per verificare l’eventuale presenza di lesioni coronariche; se presenti e gestibili per via percutanea, generalmente nella stessa seduta, si procede al trattamento delle lesioni coronariche mediante la tecnica dell'Angioplastica coronarica, avvalendosi delle più recenti e diffuse tecniche sia in merito ai materiali utilizzati che per eventuali ulteriori approfondimenti morfo-funzionali (sonde eco intracoronariche; sonde per lo studio dei flussi coronarici). Le procedure interventistiche si avvalgono dello stand-by cardiochirurgico in sede. Si effettuano inoltre trattamenti endovascolari per le patologie valvolari, sia acquisite che congenitre (polmonare). In ICLAS è operativo il trattamento percutaneo per la correzione delle principali patologie valvolari, native e protesiche (aortica, mitralica e tricuspidalica), quando avallate da un preliminare percorso diagnostico eseguito nella Struttura stessa e dopo discussione collegiale con le differenti figure specialistiche riunite in Heart Team. Si eseguono quindi impianti transcatetere di protesi valvolari aortiche - TAVI, e si corregge il rigurgito di valvole mitraliche e tricuspidali insufficienti - Mitraclip, Triclip. Oltre alle valvulopatie acquisite sopra menzionate, si esegue anche trattamento delle patologie della valvola polmonare in collaborazione con l’équipe dedicata alla gestione delle cardiopatie congenite trattate nell'ambito del Programma GUCH. Le équipe di Iclas svolgono la loro attività diagnostica e interventistica congiuntamente: Cardiologi, Chirurghi vascolari e Diabetologi intervengono in stretta interrelazione anche sulle lesioni vascolari periferiche, carotidee, delle arterie renali e per il trattamento delle vasculopatie, sia sopra sia sotto il ginocchio, responsabili delle gravi degenerazioni all’origine del cosiddetto piede diabetico (per approfondire leggi la pagina del Trattamento del piede diabetico in ICLAS). Anche in questo caso, potendosi avvalere di dispositivi particolarmente miniaturizzati e dedicati, con minimi accessi vascolari per via percutanea, con dei piccoli cateteri è possibile trattare la maggior parte delle lesioni vascolari. Ove ciò non è possibile, si ricorre al trattamento chirurgico.