ricovero

Per le patologie di tipo aritmologico a Maria Cecilia Hospital è presente l'Unità Operativa di Aritmologia ed Elettrofisiologia che effettua ricoveri sia in regime di Day Hospital (in particolare per la valutazione aritmica nei soggetti che praticano attività sportiva agonistica e non e/o nell'età scolare), sia in regime di ricovero ordinario.

L'Equipe all'avanguardia nel trattamento di ogni tipo di disturbo del ritmo e dello scompenso cardiaco ed è dotato delle più recenti tecnologie del campo medico. Vengono trattati pazienti con qualsiasi problema aritmologico in una prima fase, quindi per una valutazione iniziale a seguire, anche nella stessa seduta, l'ablazione transcatetere con radiofrequenza per la cura della patologia identificata.

Patologie trattate

ARITMIE:

Per aritmia si intende qualsiasi disturbo del normale ritmo cardiaco. Alcune aritmie sono idiopatiche, avvengono cioè in persone dal cuore sano, rappresentano l’unico problema clinico corrente, e sono quelle più diffuse tra i giovani. Altre sono invece secondarie ad un’altra patologia cardiaca, in genere un infarto miocardico, una cardiopatia o una malattia delle valvole cardiache, e colpiscono prevalentemente pazienti anziani. L’importanza clinica di un’aritmia dipende principalmente dal tipo di aritmia e dalla presenza o meno di un’altra cardiopatia organica. Vi sono aritmie che rappresentano solo un disturbo della qualità della vita, e altre che invece sono potenzialmente letali.

Le tipologie di aritmie trattate: Fra le aritmie più conosciute:

  • Tachicardia atriale
  • Fibrillazione atriale
  • Flutter atriale
  • Tachicardia da rientro nodale
  • Sindrome di Wolff-Parkinson-White
  • Tachicardia ventricolare
  • Fibrillazione ventricolare
  • Bradiaritmie

 
I principali sintomi delle aritmie sono:

  • Sincopi (cadute per perdita di coscienza)
  • Palpitazioni
  • Battito irregolare
  • Affanno che insorge per sforzi modesti

ARITMIE PEDIATRICHE 

La nostra vasta esperienza nel campo delle aritmie pediatriche attraverso numerose pubblicazioni su riviste di alto valore scientifico ha contribuito in maniera significativa alla rivalutazione delle linee guida internazionali, in particolare nel campo della sindrome di Wolff-Parkinson-White in soggetti di età compresa tra i 5 ed i 18 anni. Presso il nostro Centro vengono diagnosticate, trattate e curate definitivamente con tecnica ablativa tutti i tipi di aritmie pediatriche. Il nostro atteggiamento è di tipo conservativo, se possibile, fino all'età di 5 anni, riservando la tecnica ablativa in soggetti di età superiore ai 5 anni e preferibilmente dopo i 10 anni. In casi particolari (pazienti con aritmie associate a rischio di morte improvvisa, scompenso cardiaco, arresto cardiaco o sincope) l'ablazione viene anticipata o addirittura effettuata già nei primi mesi di vita.

Le aritmie pediatriche più frequentemente trattate sono:

  • Tachicardie sopraventricolari, quelle cioè che coinvolgono una o più vie accessorie se non si risolvono spontaneamente nel tempo o se presentano caratteristiche a rischio per morte improvvisa (sindrome di Wolff-Parkinson-White), la tachicardia reciprocante permanente che è la più comune forma di tachicardia incessante in età pediatrica che può portare ad una tachicardiomiopatia con scompenso cardiaco o tachicardie coinvolgenti vie accessorie tipo Mahaim. Le tachicardie non coinvolgenti una via accessoria comunemente osservate nei bambini sono la tachicardia giunzionale ectopica e la tachicardia ectopica automatica che possono risolversi spontaneamente nel tempo. Il flutter atriale è un'aritmia rara in età pediatrica. 
  • Tachicardie ventricolari, meno comuni e usualmente si associano a cardiopatie come la cardiomiopatia ipertrofica, la sindrome del QT lungo che può associarsi ad un rischio di morte improvvisa, e la sindrome di Brugada. Occasionalmente, la tachicardia ventricolare può presentarsi incessantemente (tachicardia ventricolare fascicolate idiopatica, la tachicardia del tratto di efflusso ventricolare destro, tachicardia ventricolare catecolaminergica indotta da emozioni o sforzo e può degenerare in attachi sincopali.
Sintomatologia

La sintomatologia delle aritmie in età pediatrica dipende essenzialmente dal tipo di aritmia (sopraventricolare o ventricolare) nonché dall'età al momento della presentazione. Tipicamente, i neonati o infanti con aritmie incessanti possono presentarsi con i segni dello scompenso congestizio secondario a tachicardiomiopatia. Le palpitazioni e/o la sincope si presentano più frequentemente  in bambini di età più avanzata. Il blocco completo di cuore è una bradiaritmia rara ma la più importante da un punto di vista clinico che si osserva in età pediatrica. Essa può essere sia congenita o può verificarsi dopo intervento cardiochirurgico e può richiedere l'impianto di un pacemaker.
 

Metodiche diagnostiche e terapeutiche

Le indagini preliminari sono generalmente non invasive: registrazione Holter, test ergometrico, ecocardiografia, scintigrafia miocardica, risonanza magnetica nucleare, registrazione dei potenziali tardivi, analisi della variabilità della frequenza cardiaca. Sulla base dei risultati di queste, si decide quali indagini invasive saranno successivamente necessarie.
La metodica cardine dell’elettrofisiologia cardiaca è lo studio elettrofisiologico endocavitario, che permette l’analisi delle caratteristiche del battito cardiaco direttamente dall’interno del cuore mediante l’introduzione di elettrocateteri attraverso una o più vene periferiche in anestesia locale e in modo indolore per il paziente. Lo studio può essere quindi seguito dalla costruzione di una mappa elettrica della propagazione dell’impulso cardiaco durante l’aritmia e, se indicato, dall’ablazione transcatetere, che consiste nell’eliminazione delle cellule cardiache responsabili dell’aritmia, ottenuta in genere riscaldando la punta di un elettrocatetere mediante una particolare forma di energia, detta radiofrequenza.

Generalmente si curano prima eventuali patologie sottostanti, quali l'ipertensione arteriosa, lo scompenso cardiaco o malattie della tiroide, per poi procedere con i trattamenti specifici:

  • Trattamenti farmacologici
  • Ablazione transcatetere con tecnica fluoroscopia
  • Ablazione transcatetere con tecnica non fluoroscopica (sistema Carto, Precision e Rhythmia)
  • Crioablazione nel trattamento della fibrillazione atriale
  • Impianto di dispositivo antibradicardico (pacemaker)
  • Impianto di dispositivo antibradicardico (leadless pacemaker – mini pacemaker)
  • Impianto di dispositivo antitachicardico (defibrillatore)
  • Stimolazione biventricolare per trattare lo scompenso cardiaco
  • Cardioversione elettrica esterna

 
Il mini pacemaker

L’equipe medica del Maria Cecilia Hospital è stata certificata per l’impianto del mini pacemaker (leadless pacemaker) MICRA. Si tratta del sistema di stimolazione transcatetere Micra TPS, lungo poco più di 2 cm per 2 grammi di peso, che non necessita di alcun catetere o filo inserito nelle vene.

Il dispositivo è stato introdotto utilizzando una tecnica completamente diversa da quella normalmente utilizzata per impiantare i pacemaker convenzionali: non più esternamente al cuore collegato a cateteri, bensì impiantato per via transvenosa, tramite una guida orientabile, e fissato al tessuto cardiaco attraverso uncini metallici.

La modalità di impianto non chirurgica e l’assenza di componenti aggiuntive al pacemaker comportano numerosi benefici:

  • un rischio di complicanze più basso,
  • tempi di intervento più brevi,
  • riduzione della degenza ospedaliera,
  • ridotta esposizione alla fluoroscopia per pazienti e operatori,
  • assenza di protuberanze e cicatrici,
  • miglioramenti nello stile di vita e nella qualità della vita in generale.
  • inoltre la vita stimata del dispositivo è dieci anni.

Presso i nostri ambulatori vi è la possibilità di eseguire Visite aritmologiche convenzionate con il SSN oppure scegliendo il vostro medico, in libera professione.
 

Attività didattica

Sono istituiti Corsi di training per la preparazione teorica e pratica alle varie procedure interventistiche rivolte a medici elettrofisiologi e personale tecnico-infermieristico di elettrofisiologia.

 

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