L’Unità Operativa di Otorinolaringoiatra si contraddistingue per le moderne tecniche diagnostiche e chirurgiche delle patologie nasali, di otochirurgia e di chirurgia delle ghiandole salivari e del collo.
L’equipe si occupa della diagnosi e della terapia chirurgica delle patologie di gola, orecchio, naso e del collo utilizzando le innovative ed efficaci tecniche videoendoscopiche per la chirurgia del naso e dei seni paranasali e tratta tutte le patologie dell’orecchio esterno e dell’orecchio medio in otomicroscopia.
Presso il poliambulatorio si eseguono:
- Visite specialistiche
- Esame audiometrico tonale
- Impedenziometria
- Rinofibroscopia: indagine clinico-strumentale in grado di fare non solo l'immagine della laringe e delle corde vocali in particolare, ma anche di valutare come queste si muovono e vibrano in condizioni normali e patologiche. L'esame si effettua utilizzando dei piccoli telescopi a fibre ottiche collegati ad una telecamera.
In ambito ambulatoriale vengono utilizzate le tecniche di
videoendoscopia e microscopia che permettono una diagnosi precoce ed una scrupolosa selezione dei pazienti destinati alla chirurgia.
Si esegue anche il
microdebrider, tecnica di approccio standardizzata per il trattamento della poliposi naso sinusale.
Moderne attrezzatura sono utlizzate sia dalla
microchirurgia otologica ed otoneurologica (otite cronica, colesteatoma, otosclerosi) sia dalla
chirurgia funzionale endoscopica del naso e dei seni paranasali.
La visita otorinolaringoiatrica
Che cos'è la visita otorinolaringoiatrica?
Visita medico specialistica che si pone l’obiettivo di diagnosticare, escludere o monitorare la presenza di patologie che interessano orecchie, naso e gola.
Effettuata dall’otorinolaringoiatra, è utile per diagnosticare le patologie a carico di questi organi, anatomicamente distinti ma funzionalmente connessi tra loro, e stabilire la relativa terapia. Questo tipo di visita può essere utilizzato anche per monitorare l'eventuale evoluzione di patologie già note a carico di questi organi.
In sede di visita vengono effettuati anche gli esami audiometrici.
Ambulatorio di Vestibologia
L’ambulatorio di Vestibologia è dedicato alla
diagnosi e al trattamento delle patologie del sistema vestibolare, insieme di strutture deputate al controllo dell’equilibrio.
Il sintomo più comune tra i disturbi vestibolari è la
vertigine, che può essere provocata da diverse patologie a carico del recettore periferico, il Labirinto, o delle vie nervose centrali.
Patologie trattate
Tra le patologie di interesse otorinolaringoiatrico che causano la vertigine:
- Labirintopatia deficitaria acuta o Neurite vestibolare o Labirintite: si tratta di una riduzione improvvisa della funzione del “labirinto”, composto dai canali semicircolari dell’orecchio interno e dai recettori otolitici, Utricolo e Sacculo, da cui dipendono i movimenti oculari riflessi, la postura e l’equilibrio;
- Malattia di Menière: patologia legata all’alterazione dell’equilibrio tra produzione e riassorbimento dell’”endolinfa”, liquido denso che regola la funzione labirintica;
- Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (VPPB): è legata al movimento degli otoliti (piccoli detriti di carbonato di calcio, simili a calcoli) all’interno dei canali semicircolari del labirinto, con conseguenti intense vertigini posizionali;
- Vestibular Migraine: manifestazione dei fenomeni neurovascolari tipici del soggetto emicranico a livello delle strutture vestibolari;
- Neurinoma/Schwannoma dell’acustico: una forma tumorale benigna a carico delle cellule di Schwann, che formano una guaina di rivestimento dell’VIII nervo cranico. Caratterizzato solitamente da una scarsa/lenta crescita, può portare negli anni a sintomatologia invalidante, con perdita dell’udito e vertigini.
Prestazioni erogate
Presso l’Ambulatorio di Vestibologia si effettuano prime visite, visite di controllo, test diagnostici e terapie delle patologie vestibolari.
Tra le
tecniche diagnostiche utilizzate:
Esame vestibolare: insieme di test bedside (effettuati sul lettino ambulatoriale) per lo studio della funzione vestibolare periferica e centrale. Particolare attenzione è rivolta allo
studio dei movimenti oculari, sia sotto fissazione che in assenza di essa mediante occhiali di Frenzel, per svelare alterazioni patologiche come la presenza di nistagmo (movimento bifasico dei bulbi oculari).
L’esame si completa poi con uno studio dei riflessi vestibolo-spinali che permettono gli adattamenti posturali e la marcia;
Video Head Impulse Test (VHIT): il paziente indossa una maschera dotata di una telecamera che registra i movimenti oculari e di un accelerometro. Durante il test, il medico muove il capo del paziente mentre quest’ultimo fissa una mira posta a circa 1m davanti ai suoi occhi. Lo scopo è di rilevare il guadagno del riflesso vestibolo-oculomotore (VOR) e di studiare la funzionalità dei canali vestibolari. Rispetto al test con stimolazione termica, è più rapido, privo di fastidi e non induce vertigini.
Test audiometrici e impedenzometrici: permettono di completare l’inquadramento della funzione dell’orecchio interno e dell’VIII nervo cranico, raggiungendo una diagnosi più precisa.
A livello terapeutico, si prescrivono trattamenti farmacologici e si eseguono sedute di Rieducazione vestibolare.