San Pier Damiano Hospital / 06 giugno 2023

Diabete e occhi: come preservare la vista

Data ultimo aggiornamento: 06 giugno 2023
occhi
Una delle complicazioni più comuni che il diabete ha sugli occhi è la retinopatia diabetica. Si tratta di un danno progressivo della retina che solitamente interessa entrambi gli occhi, può tradursi nella perdita della vista e nei casi più gravi può portare alla cecità. Grazie all’evoluzione della ricerca medica e scientifica è possibile bloccarne l’avanzamento.
 

Il diabete e gli occhi: perché e come insorge la retinopatia

Il diabete comporta livelli troppo alti di glucosio nel sangue e impatta negativamente sulle pareti dei piccoli vasi sanguigni. Fra questi sono naturalmente compresi quelli presenti nella retina, che diventano più vulnerabili o crescono in modo anomalo. "Possono quindi verificarsi nell’occhio del paziente diabetico - conferma il dottor Ugo Cimberle Responsabile dell'Oculistica di San Pier Damiano Hospital, ospedale polispecialistico accreditato S.S.N. di Faenza (Ravenna) - rigonfiamenti, emorragie, microaneurismi. Un ruolo notevole è rivestito dal tipo di patologia: in caso di diabete di tipo 1, la retinopatia si manifesta circa 5 anni dopo la sua insorgenza, mentre in caso di diabete di tipo 2, la retinopatia risulta talvolta già in atto al momento della diagnosi. Fra i sintomi con cui si presenta vi sono: miodesopsie, offuscamento o riduzione della vista, difficoltà nel distinguere i colori, fino alla cecità totale nei casi più gravi. Bisogna sottolineare che spesso la retinopatia resta silente per lungo tempo."


Come evitare che il diabete danneggi gli occhi in via permanente

Come si può riconoscere la retinopatia e come si può intervenire? Le parole d’ordine sono prevenzione e diagnosi tempestiva: soprattutto in caso di diabete già diagnosticato, il paziente deve sottoporsi a visita oculistica una volta all’anno (una volta ogni 3 mesi in caso di gravidanza).

Grazie all’esame del fondo oculare e ad eventuali esami strumentali di accertamento, come la fluorangiografia e la tomografia oculare computerizzata a coerenza ottica (OCT), è infatti possibile evidenziare i segni della complicazione. Ciò significa anche monitorare con rigore e costanza l’andamento del diabete stesso: spesso la retinite è infatti il risultato di un diabete trattato poco o male. Sono quindi raccomandati regolari esami del sangue per misurare i livelli di glicemia, accompagnati dal controllo della pressione arteriosa, che, se troppo elevata, costituisce fattore di rischio.

Una volta individuata e stabilitane la classificazione (proliferante o non proliferante), la retinopatia diabetica può essere trattata in diversi modi, con l’obiettivo di bloccarne lo sviluppo e ripristinare il miglior livello possibile di vista. In base alla singola situazione, lo specialista può optare per l’iniezione intravitreale di farmaci specifici, la fotocoagulazione laser o un intervento di vitrectomia.
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Revisione medica a cura di: Dott. Ugo Cimberle

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