Ospedale Santa Maria è una struttura di riferimento per la cura dell’obesità, una patologia complessa, causata dalla interazione di più fattori di natura genetica, ambientale e psicologica che provocano uno squilibrio all'interno dell'organismo tra le calorie ingerite e quelle consumate.
L’obesità – se non trattata - può progredire e diventare cronica, comportando una diminuzione dell’aspettativa di vita e un rischio triplicato di malattie gravi, come infarto, ictus, ipertensione, diabete, insufficienza renale e determinati tipi di tumore.

Il Centro per l'obesità e i disturbi alimentari di Ospedale Santa Maria prevede un approccio multidisciplinare alla patologia, con percorsi di diagnosi e cura personalizzati fino al trattamento con interventi di chirurgia bariatrica.  

La chirurgia bariatrica è quella branca della chirurgia che si occupa dei pazienti affetti da obesità. L’approccio chirurgico è in grado di determinare una significativa perdita di peso su soggetti obesi, nonché di ridurre il rischio di mortalità e l’incidenza di patologie associate all’eccesso ponderale.

La chirurgia bariatrica rappresenta un valido strumento per la perdita di peso ma necessita della piena collaborazione da parte del paziente, che dovrà modificare la sua dieta e il suo stile di vita, per ottenere un dimagrimento significativo e duraturo.
 

Le tipologie di intervento

Esiste un’ampia gamma di tecniche d’intervento, tutte con l’obiettivo comune della perdita di peso e del suo mantenimento sul lungo periodo: interventi restrittivi (bendaggio gastrico e sleeve gastrectomy), che riducono il volume dello stomaco, causando di conseguenza un precoce senso di sazietà; interventi malassorbitivi (diversione biliopancreatica, duodenal switch) che limitano l’assorbimento di calorie; infine interventi misti (bypass gastrico) che combinano i due approcci.

  • Gastrectomia verticale
È un intervento in un cui si esegue la resezione di una grossa porzione di stomaco, circa l’80-90%. Asportando lo stomaco si riduce la produzione di grelina, l’ormone della fame, l’assunzione di cibo è limitata e il senso di sazietà raggiunto prima, con conseguente diminuzione dell’appetito.
L’operazione prevede un taglio fisiologico dello stomaco, che non comporta alterazioni metaboliche, e la perdita ponderale stimata è di circa il 60% del peso in eccesso. La gastrectomia può essere eseguita per via laparoscopica anche nei grandi obesi.
  • Bendaggio gastrico
È un intervento gastrorestrittivo, che consiste nell’innesto, nella parte superiore dello stomaco, di un anello in silicone, capace di ridurre il passaggio del cibo. L’anello è regolabile attraverso un port, posizionato nel sottocute. L’operazione di calibrazione dell’anello è eseguibile in ambulatorio. Questo dispositivo limita la possibilità di assumere cibo e aumenta la sensazione di sazietà.
L’anello può essere tolto in qualsiasi momento. L’intervento si esegue in laparoscopia ed è, perciò, poco invasivo. Il bendaggio gastrico consente al paziente di perdere circa il 50% del peso in eccesso.
  • Bypass e mini bypass gastrico
È un intervento restrittivo-malassorbitivo che modifica il tratto gastrointestinale, riducendo la possibilità di assimilare i nutrienti. Il chirurgo crea una tasca gastrica collegata con un tratto dell’intestino; il cibo non transita lungo tutto l’apparato digerente ma salta (bypass) parte dello stomaco e la prima parte del tenue. Nel bypass gastrico non viene asportata alcuna porzione di intestino e stomaco e resta invariata la secrezione di ormoni gastrointestinali. Lo stomaco è diviso in due parti: una parte più piccola (reservoir) dove transita il cibo e quella più grande, di circa il 90% del volume totale dello stomaco, che è esclusa dal passaggio degli alimenti. Il calo ponderale è stimato di circa il 65-70% del peso in eccesso. L’intervento di bypass e mini bypass gastrico si esegue in laparoscopia.
 

I vantaggi

I tempi di degenza e di recupero si sono notevolmente ridotti grazie alla chirurgia mininvasiva e laparoscopica. La maggior parte dei pazienti ritrova una migliore qualità della vita: migliora la respirazione e l’assetto metabolico, migliora lo stato di salute generale e le patologie correlate all’obesità. Al recupero funzionale si associa anche una riabilitazione psicologica che contribuisce ad aumentare l’autostima la fiducia in se stessi.
 

Il follow up del paziente

L’attività di monitoraggio successivo è strutturata in modo da garantire una sorveglianza nel breve e medio periodo.
Gli appuntamenti postoperatori sono cosi articolati: controllo dopo 1 mese dall’intervento, dopo 3 mesi, controllo dopo 6 mesi in cui il paziente verrà sottoposto ad esami diagnostici strumentali ed ematochimici e, infine, i controlli annuali.
 La presa in carico dei pazienti obesi prevede un approccio di tipo medico chirurgico, nutrizionale e psicologico e mantiene saldo il rapporto tra il medico e il paziente.

Chirurgia plastica-ricostruttiva post bariatrica
In seguito al trattamento chirurgico bariatrico e al repentino dimagrimento, alcuni pazienti hanno necessità di sottoporsi a chirurgia plastica-ricostruttiva al fine di ridurre l’eccesso di pelle per ripristinare l’armonia estetica e di carattere funzionale del corpo. L’iter ricostruttivo inizia generalmente ad almeno un anno dall’intervento bariatrico: il candidato ideale alla chirurgia ricostruttiva deve aver raggiunto il suo peso ideale ed essere stabile con il peso e godere di un buono stato di salute psicofisica.
 Il paziente si sottopone a visite multidisciplinari tese a valutare il suo stato di salute fisica e psicologica. Gli interventi di chirurgia plastica ricostruttiva sono:
  • Lifting cosce quando l’eccesso di cute è presente sugli arti inferiori
  • Addominoplastica quando l’eccesso di cute e di adipe è localizzato sull’addome
  • Torsoplastica superiore e/o inferiore quando è presente un eccesso di cute in prossimità del tronco superiore e inferiore
  • Brachioplastica o lifting braccia quando l’eccesso di cute è localizzato sulle braccia
  • Mastopessi (lifting del seno) e riduzione mammaria
Il rimodellamento del corpo di un paziente ex-obeso spesso richiede più interventi chirurgici per ottenere il risultato desiderato. L’ordine delle procedure chirurgiche alle quali verrà sottoposto il paziente verranno stabilite dal chirurgo tenendo presente le esigenze di ogni paziente.
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