Le cause di questa malattia, che colpisce in Italia circa 2-3 abitanti su centomila, sono ancora oggi sconosciute e oggetto d’indagine, considerato anche il fatto che sembra colpire con più frequenza chi pratica professionalmente un’attività agonistica. Alla base potrebbero esserci fattori genetici e/o ambientali, come ad esempio eccessi di glutammato, avvelenamento da metalli (piombo, mercurio, alluminio) o da pesticidi, infezioni virali.