Clinica Privata Villalba / 13 maggio 2020

Dormire bene per avere un cuore più sano

Dormire bene per aver un cuore più sano
Stanchezza fisica e mentale, nervosismo, alterazioni dell'appetito e riduzione delle difese immunitarie. Sono molti i problemi cui possono andare incontro le persone che soffrono di Disturbi del Sonno, soprattutto se si compie l’errore, come spesso accade, di considerare il riposo notturno un “optional” del quale si può fare a meno senza gravi conseguenze.
Anche la salute del cuore può risentirne, specie in termini di un maggiore rischio di ipertensione arteriosa, oltre che di sviluppare patologie come infarto del miocardio, scompenso cardiaco, ictus cerebrale e diabete.


Dormire almeno 7 ore a notte: perché è importante per il cuore?

 “Oggi sappiamo che dormire abitualmente meno di 5 ore per notte si associa, rispetto a chi dorme 7-8 ore, ad un rischio più elevato di sviluppare complicanze cardiovascolari e cerebrovascolari.
In condizioni normali la pressione arteriosa scende durante il sonno di circa il 20% rispetto alla veglia , grazie alla riduzione notturna dell'attività neurovegetativa. Quando però il sonno è disturbato al punto da non consentire un adeguato riposo, la pressione può rimanere più elevata nelle ore notturne, e se il disturbo si prolunga nel tempo, la mancanza cronica di un adeguato riposo può determinare aumenti di pressione anche durante il giorno, con una conseguente danno vascolare e cardiaco sul lungo periodo”.

“L'importanza del riposo è oggi sempre più percepita come fattore chiave per la qualità della nostra vita, ma fino ad alcuni anni fa la medicina non riservava troppa attenzione al valore di durata e qualità del sonno, soprattutto perché l’impatto dei principali fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione arteriosa, dislipidemie, fumo di sigaretta, sedentarietà e abitudini alimentari sbagliate, si riteneva maggiore durante le ore di veglia. Tale concezione è andata progressivamente cambiando nel tempo, il legame tra Disturbi del Sonno e malattie cardiovascolari è infatti un legame noto e del quale bisogna tener conto”.

Ci sono, in ogni caso, alcune abitudini efficaci che aiutano a migliorare la qualità del sonno e a mantenere i propri valori pressori quanto più possibile vicino ai livelli ottimali, ovvero 120-130 mmHg per la pressione sistolica, la cosiddetta “massima”, e 80-85 mmHg per la diastolica, la “minima”:
  • Svolgere attività fisica aerobica regolare
  • Evitare il fumo
  • Limitare l’assunzione di sale e di alimenti che ne sono ricchi
  • Ridurre il consumo di alcool
  • Controllare il peso corporeo
  • Limitare le condizioni di stress
 
Quali sono gli episodi più pericolosi mentre si dorme?

“Gli eventi del sonno che più marcatamente possono deteriorare l’equilibrio emodinamico – continua il prof. Fabio Cirignotta, neurologo e Coordinatore della Sleep Clinic di Clinica Privata Villalba – sono episodi di apnea ostruttiva durante il sonno, una condizione caratterizzata dal blocco per alcuni secondi della respirazione a causa di un’ ostruzione meccanica delle prime vie aeree dovuta al collasso delle pareti faringee. La ripetizione di questi fenomeni ostruttivi riduce l'ossigenazione del sangue e causa inoltre un’importante frammentazione del sonno notturno. Il risultato, anche in questo caso, è un aumento del dell’attività neurovegetativa “simpatica” che porta ad un innalzamento dei valori pressori dapprima durante la notte, e col tempo anche durante le intere 24 ore”.

“Disturbi del Sonno come insonnia e OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno) sono quindi fattori di rischio cardiovascolari equiparabili al fumo di sigaretta, obesità e ipercolesterolemia. Per questo, in caso di presenza di sintomi che possono far sospettare la presenza di questi disturbi (sonnolenza, cefalee al risveglio, forte russamento, risvegli per sensazione di soffocamento), è consigliabile sottoporsi a una valutazione completa eseguita da specialisti esperti in Medicina del Sonno.

 
Perché rivolgersi a una Sleep Clinic?

Il paziente che si rivolge alla Sleep Clinic di Clinica Privata Villalba ha la possibilità di sottoporsi in una sola struttura a tutte le visite necessarie a creare un percorso di cura personalizzato, grazie alla collaborazione fra neurologo, cardiologo, odontoiatra, otorinolaringoiatra, pneumologo e psicologo.

A supporto dell’attività dei medici, Clinica Privata Villalba è dotata di tecnologie per la Diagnostica per Immagini d’avanguardia, come la TC 640 slice Dinamica 4D – in grado di acquisire con accuratezza l’immagine complessiva di un organo in 30 centesimi di secondo, e la Risonanza Magnetica 1.5 Tesla – che permette di analizzare con precisione tutti i distretti del corpo coniugando l’eccellenza diagnostica con un alto livello di comfort grazie a un sistema di illuminazione e di acustica personalizzabile.
 
 
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Scopri anche la Sleep Clinc di Clinica Santa Caterina da Siena a Torino


 

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