Patologie Incontinenza fecale L’incapacità di saper controllare l’impulso all’evacuazione o all’emissione di aria. SI distingue in lieve e severa e se include anche perdita di urina viene definita mista. Colpisce in prevalenza le donne. Origine È legata in larga misura a un problema di prolasso ano-rettale o pelvico, disturbi neurologici o conseguente a interventi chirurgici. Esistono anche dei fattori di rischio tra i quali parti con lacerazione o particolarmente stressanti, costituzione molto elastica dei tessuti, obesità o dimagrimento estremo. Può causare incontinenza fecale anche una stipsi persistente. Come si manifesta Nei casi d’incontinenza lieve, più frequente, si osservano delle perite di varia entità durante la giornata, oppure non si riesce a trattenere l’aria quando e come si vorrebbe. Chi soffre d’incontinenza severa, ha perdite più abbondanti. Entrambe le condizioni possono obbligare il paziente a usare dei pannolini. Come si accerta Anamnesi, visita obiettiva specialistica e anoscopia sono i primi passi. La diagnosi comprende anche altri diversi esami strumentali fondamentali tra cui la manometria anorettale e l’ecografia endoanale per lo studio morfo-funzionale dell’apparato perlico-sfinteriale. A ciò si aggiunge quando necessario, la defecografia dinamica, l’endoscopia digestiva e la RM pelvica. Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.