ambulatorio

In Ambulatorio si effettuano visite per la prevenzione, diagnosi e controllo delle patologie neoplastiche: in particolare tumori della mammella, dell’apparato gastroenterico, respiratorio, ginecologico, genitale maschile e femminile, osteomuscolare, endocrino, del massiccio facciale, della pelle, del retroperitoneo, del tessuto connettivo.

Nel percorso preoperatorio si effettuano screening che comprendono:
  • la visita con anamnesi, valutazione clinica, esame obbiettivo 
  • accertamenti di Diagnostica per immagini (Ecografia, Radiologia, TC, Risonanza Magnetica ecc.)
  • esami di laboratorio e strumentali specifici.

Le principali patologie neoplastiche seguite

L'Ambulatorio si occupa in particolare di:
  • tumori della mammella
  • tumori dell’apparato gastroenterico - neoplasie dell’esofagodello stomacodel pancreasdel fegato, della colecisti, delle vie biliari, dell’intestino (digiuno, ileo, colon, retto)
  • tumori dell’apparato respiratorio - trachea, bronchi, noduli solitari e neoplasie del polmone, tumori della pleura, del diaframma
  • tumori apparato ginecologico - utero, endometrio, ovaio
  • tumori apparato genitale maschile e femminile - pene, didimo, epididimo, vulva
  • tumori apparato osteomuscolare - tumori delle ossa, dei muscoli (sarcomi)
  • tumori apparato urologico maschile e femminile - tumore del rene, della prostata, carcinoma uroteliale delle basse vie escretrici (vescica e uretra) e  delle alte vie escretrici (uretere e bacinetto renale)
  • tumori apparato endocrino - tiroide, paratiroide,  surrene, tumori neuroendocrini
  • tumori del massiccio facciale - tumori ossei del massiccio facciale, delle ghiandole salivari (parotide, sottomandibolari), del seno frontale, mascellare, etmoidale, della bocca, della lingua, delle tonsille, con eventuale asportazione  dei linfonodi del collo
  • tumori  della cute -  melanoma, carcinoma basocellulare,  squamocellulare, cheratosi attiniche, carcinoma in situ (morbo di Bowen)
  • tumori del retroperitoneo - sarcomi retroperitoneali
  • tumori del tessuto connettivo - sarcomi.


Tumore al seno: il percorso completo con l'équipe multidisciplinare

A Villa Serena è attiva un'équipe multidisciplinare che segue la paziente in un percorso completo di prevenzione, diagnosi e trattamento del tumore al seno con le diverse figure:

  • il Radiologo senologo che insieme ai tecnici radiologi si occupa della Diagnostica per immagini (Mammografia ed Ecografia, biospia con agoaspirazione a guida ecografica o radiologica)
  • l’Anatomo-patologo che segue la diagnosi istologica del materiale bioptico
  • il Chirurgo che interviene ove vi sia indicazione all’asportazione chirurgica della eventuale neoplasia
  • l’Oncologo che si occupa della chemioterapia, in alternativa o a complemento della terapia chirurgica 
  • lo Psiconcologo che fornisce il necessario supporto psicologico alla paziente affetta da neoplasia (e se necessario ai suoi familiari) per aiutarla ad affrontare la malattia in tutte le sue fasi
  • il Chirurgo plastico che provvede alla ricostruzione della mammella in caso di interventi demolitivi in modo che le conseguenze dell’intervento siano ridotte al minimo dal punto di vista funzionale e anche estetico.

Esami e screening personalizzati per la diagnosi precoce

Lo screening per le neoplasie della mammella ha lo scopo di individuare le donne che hanno maggiori probabilità di esserne affette; queste possono essere così sottopost e a idonee indagini diagnostiche. In caso di conferma della diagnosi  di neoplasia è  possibile intervenire precocemente. Grazie alla loro precocità gli interventi sono di solito efficaci (o addirittura preventivi).

Lo screening personalizzato si basa sulla valutazione delle caratteristiche individuali. Vengono tenuti in considerazione: 
  • l’età, perché in linea generale è dopo i 50 anni che il rischio di tumore può aumentare;
  • la familiarità, dato che il rischio della patologia è maggiore quando sono presenti casi di tumore al seno o all’ovaio in altre componenti della famiglia, a volte con mutazione di geni ad alta penetranza;
  • la storia riproduttiva perché sull’incidenza gravano la prima mestruazione precoce, prima degli 11 anni, la prima gravidanza tardiva dopo i 30 anni, come pure la menopausa tardiva dopo i 55 anni;
  • la densità del seno, parametro importante che va sempre valutato con la Mammografia perché nel seno eterogeneamente denso e uniformemente denso si ha maggior rischio di sviluppare una neoplasia;
  • i fattori genetici che possono aumentare o ridurre il rischio di tumore.
Alla valutazione accurata della storia e delle caratteristiche della paziente si uniscono gli esami di imaging sempre più avanzati utili a diagnosticare già in fase precoce l’insorgenza del tumore.

Per la prevenzione e la diagnosi si effettuano:
  • Ecografia 
  • Mammografia digitale 2D e con tomosintesi 3D, per la ricostruzione dell’intera trama del tessuto mammario
  • CEM o Mammografia con il mezzo di contrasto
  • Risonanza Magnetica
  • Core-Biopsy (biopsia microistologica sotto guida ecografica in tutti i reperti sospetti rilevati dall’ecografia) 
  • VABB (Vacuum Assisted Breast Biopsy - biopsia microistologica, in grado di rilevare lesioni microscopiche anche precancerose o calcificazioni di dimensioni molto piccole non palpabili). 

Come si interviene: i trattamenti chirurgici mininvasivi e conservativi della mammella

L'impiego di metodiche di imaging e di biopsia che permettono di individuare lesioni molto piccole anche non palpabili consentono di effettuare interventi sempre più conservativi per ottenere un risultato funzionale ed estetico migliore. A questo si uniscono tecniche chirurgiche mininvasive che portano a un più rapido decorso postoperatorio e tempi di recupero più veloci per la paziente.

Una delle tecniche con cui si interviene ad esempio è la quadrantectomia, che consente sostanzialmente di salvare la mammella poiché prevede l’asportazione della sola area interessata dal tumore. 

Un’ulteriore tecnica di intervento è la mastectomia con conservazione dell’areola del capezzolo o nipple-sparing mastectomy: in questo caso si procede ad asportare tutta la ghiandola mammaria, lasciando areola e capezzolo.

Entrambe le metodiche chirurgiche richiedono la biopsia del linfonodo sentinella che si trova nel cavo ascellare ed è il primo a essere interessato in caso di passaggio di cellule tumorali provenienti dal tumore alla mammella.

Prenotazioni e appuntamenti nel palmo della tua mano

La nuova app MyGVM ti permette di trovare il tuo medico preferito, prenotare visite, controllare l’esito degli esami direttamente dal tuo telefonino! Scaricala ora:

Informazioni GENERALI

Dove siamo

Piazza Leopardi, 18, 16145 Genova (GE)
Liguria

Ottieni indicazioni

Come raggiungerci

Dall'uscita autostradale
Genova Nervi 15 minuti / 5 km circa
> Genova Ovest 15 minui / 7 km circa 
 
Dalla stazione ferroviaria: 
Genova P. Principe 15 minuti / 5 km circa
Genova Brignole 7minuti / 2Km circa
 
Dall'aeroporto di Genova 25 minuti / 12 km circa

La struttura

Direttore Sanitario: Antonio Giacomo Parodi
Presidente: Ettore Sansavini
Amministratore Delegato: Livio Pietro Tronconi
Posti letto: 60
Chi siamo
Carta servizi