ricovero

L'Unità Operativa di Chirurgia generale opera secondo le modalità di ricovero ordinario, Day Hospital e Day Surgery oppure APA (eseguito in prestazione ambulatoriale).

Il trattamento chirurgico delle patologie benigne o maligne dei vari organi e apparati viene eseguito prediligendo – ove possibile – la tecnica mininvasiva laparoscopica, che si esegue impiegando una strumentazione che permette di operare effettuando piccole incisione di alcuni millimetri. Tra i vantaggi di questa tecnica, rispetto alla chirurgia tradizionale, si riscontrano tempi di degenza e recupero minori, ridotto trauma postoperatorio, ridotte infezioni, oltre a una migliore estetica delle cicatrici.
Attività chirurgica

Vengono trattati:
  • Varicocele, con tecniche microchirurgiche, di norma in Day Hospital
  • Idrocele, con tecnica a cielo aperto, di norma in Day Surgery

L'équipe di Ginecologia interviene applicando il più possibile, laddove le condizioni della paziente lo consiglino, le tecniche chirurgiche mini-invasive per i trattamenti di:
  • isteroscopia operativa (per polipi, miomi uterini ed eventuali malformazioni uterine)
  • laparoscopia operativa (per patologie annessiali quali cisti ovariche, sactosalpinge, fibromi uterini e isterectomie)
  • chirurgia vaginale (per cistocele, rettocele, colpoisterectomie e interventi riparativi)
  • chirurgia laparotomica (per tutte le patologie non operabili con le altre metodiche).
Il servizio di Chirurgia ginecologica si basa sulla riduzione dell’invasività chirurgica per ridurre o eliminare di conseguenza anche le cicatrici (approccio scarless surgery). Questa chirurgia mininvasiva include diverse tecniche tra cui la chirurgia isteroscopia, la chirurgia laparoscopia percutanea, la chirurgia mini-laparoscopica e la single port surgery.

Il servizio si occupa delle principali patologie dell’occhio e degli annessi oculari per cui è necessario l’intervento della chirurgia. Mediamente è prevista una notte di ricovero.

Patologie vitreoretiniche:

Patologie dell’orbita:

  • tumori dell’orbita
  • patologie dei pazienti anoftalmici portatori di protesi
  • alterazioni orbitopalpebrali nell’orbitopatia tiroide correlata
  • neoplasie palpebrali

Patologie delle vie lacrimali di deflusso:

  • dacriocistorinostomia
Patologie refrattive come miopia, astigmatismo e ipermetropia possono essere corette con la Chirurgia refrattiva che sfrutta la tecnologia laser per effettuare delle ablazioni della cornea. Le tecniche più utilizzate sono il PRK, l'iLasik e l'impianto di lenti IOL.In tutti i casi si tratta di terapie erogate in regime ambulatoriale, con anestesia locale. Si può intervenire contestualmente sui due occhi e i tempi di recupero per il paziente sono di qualche giorno.

Vengono trattati chirurgicamente i principali tumori, tra cui: Il tipo di intervento, pianificato e coordinato all’interno di un percorso terapeutico che include anche la figura dell’Oncologo medico (per i casi in cui sia necessaria la chemioterapia e/o la radioterapia), prevede ove possibile un approccio minivasivo con la tecnica laparoscopica.

Dopo le dimissioni i pazienti sono tutti seguiti per il follow-up presso l'Ambulatorio di Chirurgia oncologica.

Vengono svolti trattamenti endoscopici dei seni paranasali; le procedure si eseguono abitualmente con una notte di ricovero.

Oltre ai seni paranasali vengono trattate anche altre patologie di competenza otorinolaringoiatrica offrendo trattamento chirurgico per le apnee del sonno, chirurgia nasale, patologie delle ghiandole salivari e microchirurgia delle corde vocali.

La chirurgia mammaria viene eseguita per le seguenti patologie: Nel caso del carcinoma mammario la paziente è sottoposta a quadrantectomia con biopsia del linfonodo sentinella o mastectomia con o senza dissezione ascellare. Il ricovero, in convenzione con il SSN, varia in media da 1 a 3 notti, in base al singolo caso e al tipo d’intervento. La collaborazione con la chirurgia plastica permette se necessario il posizionamento, già in sede d’intervento, dell’espansore tissutale o della protesi mammaria definitiva.

La multidisciplinarietà offerta dalla struttura consente alla paziente di essere seguita dal momento della diagnosi fino alla risoluzione della condizione patologica o per il follow-up successivo, grazie al lavoro di squadra che include il chirurgo senologo, il radiologo, il patologo, l’oncologo, il radioterapista e il chirurgo plastico.

Per maggiori informazioni visitare la pagina del Breast Center di Tiberia Hospital 

Pazienti con disturbi del sonno da apnee ostruttive o ipo-apnee, alterazioni anatomiche delle alte vie aeree, necessitano di un trattamento chirurgico atto a ripristinare una corretta ventilazione notturna con adeguata saturazione di ossigeno. La programmazione e la strategia chirurgica variano dalla condizione anatomica che viene riscontrata, in alcune situazioni borderline è possibile un approccio combinato: dispositivi orali per russatori per un periodo di tempo, associati ad un’alimentazione dedicata al calo ponderale (perdita di peso), successivamente terapia chirurgica che può essere:
  • disostruzione a livello nasale;
  • disostruzione a livello del cavo orale: plastica del palato molle; plastica parete faringea più o meno associata a tonsillectomia o tonsillotomia; riduzione della porzione mediana della base lingua
  • approccio conservativo con dispositivo per l’avanzamento mandibolare

Il servizio di Chirurgia urologica è rivolto a pazienti con patologie a carico della prostata (ipertrofia prostatica o tumore prostatico) o dell’apparato urinario (calcolosi, tumori vescicali). In tutti i casi in cui è possibile, viene proposto un intervento mininvasivo con l’ausilio del laser ad Holmio.

 Gli interventi maggiormente indicati per questo approccio sono l’ipertrofia prostatica benigna (anche con adenomi superiori agli 80 g) e la calcolosi delle vie urinarie. Rispetto alla chirurgia convenzionale si riduce il sanguinamento, i giorni di degenza e le complicanze post operatorie. Rispetto ad altri interventi con il laser, quello ad Holmio riduce l’irritazione e permette di effettuare l’esame istologico, garantendo la valutazione di forme incidentali di tumore della prostata.

I progressi tecnologici permetto oggi di trattare molte condizioni patologiche della colonna vertebrale con interventi mininvasivi.

Le patologie trattate

Il servizio di Chirurgia vertebrale di Villa Tiberia Hospital si occupa di tutte le patologie della colonna in cui è necessario un intervento chirurgico offrendo tutte le alternative, dalle procedure in day surgery agli interventi più complessi:
  • Patologie degenerative della colonna (ernia del disco e stenosi del canale)
  • Fratture vertebrali (da osteoporosi, traumi o tumori)
  • Tumori vertebrali
  • Instabilità vertebrale
  • Spondilolistesi
La possibilità d’intervenire con metodiche mininvasive offre diversi vantaggi:
  • Incisioni più piccole con minor dolore post-operatorio
  • Anestesia più leggera
  • Perdita di sangue limitata
  • Risultato estetico migliore
  • Degenza ospedaliera più breve
  • Risparmio dei costi di degenza e convalescenza
  • Ripresa molto più rapida del lavoro e delle attività di vita quotidiana.

Si effettuano interventi di asportazione di polipi (in regime ambulatoriale) ed endoscopia operativa delle vie biliari principali (VBP). In questo ultimo caso è possibile effettuare una Colangio-Pancreatografia Retrograda Endoscopica (CPRE), ovvero l’asportazione dei calcoli per via gastroscopica, effettuata per:
  • patologie calcolosiche della via biliare;
  • posizionamento di stent;
  • in caso di patologia infiammatoria o neoplastica del pancreas.
 
Per questa tipologia di interventi è previsto generalmente un ricovero di 1-2 notti.

L'équipe si occupa di "predisporre" l’accesso vascolare per i pazienti che devono iniziare il percorso di dialisi. Nei casi programmati, dopo richiesta dello specialista, il paziente viene trattato in day surgery o ricovero ordinario per la creazione di una fistola artero-venosa.

Per i pazienti invece che arrivano alla struttura in condizioni di urgenza viene impiantato un catetere venoso centrale.

Il paziente con Piede Diabetico indirizzato al trattamento chirurgico viene per prima cosa sottoposto ad una serie di esami di Diagnostica per Immagini quali Radiografia, Risonanza Magnetica e TC con ricostruzione 3D del piede per valutazione del tessuto osseo.
 
Si eseguono inoltre esami di diagnostica vascolare quali Ecocolordoppler artero-venoso degli arti inferiori, ossimetria trans cutanea e se necessario Angiotac degli arti inferiori ed isolamento microbiologico da tampone della ferita per l’inizio della terapia antibiotica mirata.
 
Tutti queste indagini sono indispensabili per pianificare l’iter terapeutico del paziente. Il tempo medio di degenza è di 8 giorni. Successivamente il paziente ritorna in ambulatorio per il follow-up periodico. Durante il follow-up ambulatoriale il paziente viene assistito da personale medico, tecnico ortopedico e figura podologia dedicata per l'inserimento in un programma di prevenzione secondaria.

La chirurgia plastica post-bariatrica è finalizzata al recupero della forma corporea fisiologica in pazienti ex obesi che hanno affrontato perdite di peso molto importanti.
I cali ponderali lasciano esiti sui tessuti: pelle svuotata, pendula, e muscolatura rilassata e fuori dalla sede fisiologica caratterizzano il corpo di chi è guarito dalla obesità grave o molto grave. Lo scopo della chirurgia plastica post-bariatrica è di correggere queste problematiche che sono spesso invalidanti anche sul piano del benessere psicologico.

Tra gli interventi più utilizzati vi sono:
  • liposuzione,
  • addominoplastica (chirurgia dell’addome)
  • mastoplastica (chirurgia del seno). 
Oggi è possibile ricorrere a tecniche  mininvasive per il paziente, che permettono di ridurre la perdita di sangue e l’uso dei drenaggi, cercando di preservare il più possibile le strutture anatomiche attorno all’area da operare. Queste tecniche permettono di avere un recupero post-operatorio più rapido e quindi un ritorno più veloce alla vita sociale, relazionale e lavorativa.

La calcolosi è una patologia connessa alla presenza di calcoli, ovvero bile satura cristallizzata e calcificata. Si tratta di una situazione molto frequente, soprattutto nelle donne, che può rimanere asintomatica o presentare sintomi sia addominali che extra addominali. 
Nei casi più lievi e medi, si riscontrano frequenti riflussi gastrici, difficoltà di digestione, pancia gonfia, talvolta i sintomi possono coinvolgere anche il sistema cardiologico, con ad esempio delle tachicardie. Nei casi più gravi invece il paziente presenta sintomi come febbre alta, dolore alla parte destra del corpo, vomito, colorito giallastro. In questo caso parliamo di colica epatica, trattata inizialmente con dei farmaci antispastici per poi essere indirizzato verso l’intervento chirurgico. 

In presenza dei sintomi lievi il paziente viene indirizzato verso esami specifici, come l’ecografia epatica, che può evidenziare la presenza di microlitiasi o calcoli di medie dimensioni o pareti di colecisti inspessite. In queste circostanze viene indicato l’intervento chirurgico. 
 
Il trattamento con la nuova tecnologia mininvasiva 
Il trattamento di quasi tutte le colecisti avviene ormai in maniera mininvasiva, soprattutto nei centri ad alto flusso. A questo tipo di chirurgia possono accedere tutti i pazienti, dai casi più lievi fino a quelli più impegnativi, come nel caso della calcolosi con infezione (Colecistite) o con addome già trattato chirurgicamente dove le aderenze possono limitare la visione laparoroscopica. 
Dopo una ospedalizzazione con visita preoperatoria anestesiologica e cardiologica, il paziente viene sottoposto all’intervento.  
La tecnica mininvasiva prevede l’utilizzo di trocar, ovvero delle cannule, dello spessore di 5 o 10 mm, attraverso le quali inserire gli strumenti operatori all’interno dell’addome del paziente. 
La degenza è di due giorni, con rapida mobilitazione e ripresa dell’alimentazione.
Dopo l’intervento, il paziente viene inviato per il controllo post-operatorio ad un ambulatorio dedicato alla chirurgia laparoscopica.
 
I vantaggi
La chirurgia mininvasiva permette di ridurre il dolore post operatorio, agisce favorevolmente sul paziente che viene quindi dimesso in tempi più brevi, con rapida ripresa di vita quotidiana e attività lavorativa ( una o due giornate al massimo). Inoltre, questa tecnica consente una riduzione di ernie post-chirurgiche (laparocele).
 

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  • autobus 337 (fermata via Ugo Ojetti Ipercarni)
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