L’
intervento bariatrico oggi viene eseguito con tecniche il meno invasive possibili, in modo che il paziente possa tornare alla propria quotidianità nel minor tempo possibile.
Lo
stomaco fa parte del tratto gastrointestinale, ed è lungo circa 25 cm, e si presenta come una sacca delimitata nella porzione superiore dal cardias, uno sfintere che collega l’esofago allo stomaco. Nella parte inferiore il piloro segna il confine con il duodeno, che è la prima parte dell’intestino tenue.
Lo stomaco svolge diverse
funzioni, fra le quali:
- l’assorbimento di alcune sostanze,
- la digestione di proteine e carboidrati,
- contiene i cibi che provengono dall’esofago, permettendo di ingerire anche grandi quantità di cibo,
- l’avanzamento del bolo alimentare – il cibo in parte digerito dai succhi gastrici.
Di seguito un elenco degli
interventi di chirurgia bariatrica più frequentemente praticati.
1) Sleeve gastrectomy
La
sleeve gastrectomy (
sleeve si traduce "manica", dall'inglese) è un intervento irreversibile – significa che non è possibile recuperare la parte eliminata – che consiste nell’effettuare una resezione, lungo la grande curvatura gastrica, di una porzione di stomaco, tale da rendere lo stomaco residuo tubuliforme (a forma di manica, appunto). In questo modo il paziente avverte un precoce senso di sazietà.
Mentre uno stomaco normale ha una capacità di circa 1500 centimetri cubici – quando è dilatato può raggiungere anche 4000 centimetri cubici – la resezione praticata permette di asportare il fondo gastrico, lasciando uno stomaco che ha una capacità massima di 150 centimetri cubici. La sleeve gastrectomy viene eseguita in
laparoscopia, con anestesia generale. Una suturatrice meccanica crea la forma di tubo.
Al contrario di molti altri interventi di chirurgia bariatrica, la sleeve gastrectomy non provoca malassorbimento intestinale, ma permette di perdere peso poiché già dopo aver ingerito poco cibo la persona si sente sazia. Inoltre,
diminuisce anche la produzione di grelina, l’ormone ritenuto responsabile del senso di fame. In questo senso diventa un
intervento restrittivo ormonale, poiché influisce sugli ormoni responsabili del senso di sazietà.
A distanza di un anno dall’intervento, la persona può riuscire a
perdere il 50-60% del peso in eccesso.
Nell’intervento di sleeve gastrectomy le
controindicazioni alla resezione possono riguardare le persone che soffrono di reflusso gastroesofageo ed hanno sviluppato una esofagite, cioè un’infiammazione della mucosa esofagea.
Se avete deciso di sottoporvi a un intervento di chirurgia bariatrica, potete fare tutte le domande all’equipe medica che vi segue, in modo da rispondere a eventuali dubbi e quesiti. Una volta presa la decisione è importante
affrontare il nuovo stile di vita con serenità, in modo da poter godere del ritrovato benessere.
2) Bypass gastrico
Il
bypass gastrico è un altro intervento molto comune della chirurgia bariatrica, che è considerato un intervento misto. Infatti è sia restrittivo: prevede la creazione di una tasca gastrica di 30 cc di volume, che
malassorbitivo: vengono “bypassati” i primi 250 cm metri di intestino in modo che l’assorbimento di alcuni nutrienti – grassi e carboidrati – sia minore.
3) Bendaggio gastrico
Al contrario dei precedenti due tipi di interventi, questo è reversibile e non prevede l’asportazione o la resezione del tratto intestinale, ma l’
inserimento di un anello in silicone regolabile, posto intorno alla porzione superiore dello stomaco, che crea un piccolo serbatoio subito sotto l’esofago e che comunica con lo stomaco tramite uno stretto orifizio. In questo modo si riduce la capacità di introdurre gli alimenti.
L’anello viene posizionato nella
parte superiore dello stomaco ed è gonfiabile dall’esterno. Mentre il volume del serbatoio è 25 centimetri cubici, quello dell’orifizio dell’anello è regolabile: in questo modo la quantità di cibo introdotto è fortemente limitata e, allo stesso tempo, a causa della presenza del bendaggio, aumenta il tempo di svuotamento.
Il bendaggio regolabile permette di poter
restringere lo stomaco in maniera graduale, così che il
dimagrimento sia costante e duraturo. Le regolazioni vengono fatte dal medico in ambulatorio con una cadenza mensile o bimestrale. Durante queste fasi, il paziente viene seguito dall’equipe medica che monitora i risultati ottenuti ma sostiene anche la persona nel proprio percorso e la aiuta a seguire il nuovo stile di vita e il cambio di abitudini alimentari.