Chirurgia bariatrica

La chirurgia bariatrica è una branca della chirurgia che si occupa di pazienti che soffrono di obesità, e hanno necessità di perdere peso. Vi si ricorre quando precedenti approcci dietetici non sono andati a buon fine.

L’Indice di Massa Corporea o Body Mass Index (BMI) è il parametro che definisce il rapporto tra peso e altezza del paziente e classifica il grado di obesità. I pazienti candidabili all’intervento chirurgico sono coloro che hanno un BMI compreso tra 35 e 39,9 –obesità di II grado-  con patologie associate (cardiovascolari, respiratorie, metaboliche o ortopediche), oppure coloro che soffrono di obesità di III grado (BMI > 40), anche senza comorbilità.

Più che di un semplice intervento si tratta di un percorso di cura multidisciplinare per il trattamento dell’obesità che comincia con la prima visita del paziente con il dietologo volta a raccogliere un’accurata storia clinica e valutazione antropometrica di peso e altezza, circonferenza e composizione corporea. Il paziente svolge poi esami clinici, radiologici ed endoscopici in modo da fare una valutazione complessiva del suo stato di salute attuale ed eventuale presenza di ulteriori patologie correlate. Importante è la visita con il cardiologo, che - data la stretta correlazione fra obesità e maggior incidenza di infarto del miocardio e ictus, valuta il rischio cardiovascolare. Il percorso prevede anche visite con uno psicologo, che possa essere di supporto al paziente e gli permetta di sviluppare un approccio diverso e più equilibrato con il cibo. Solo quando tutti gli specialisti danno parere positivo, si procede con l’intervento. Il percorso - dopo l’operazione - prosegue con il follow up, ovvero alcuni appuntamenti con vari specialisti durante l’anno successivo all’intervento in modo da supportare il paziente per un risultato a lungo termine.

L’equipe medica che accompagna il paziente in questo percorso, prima di approvare l’intervento, deve tenere in considerazione:
  • Eventuale presenza di complicazioni di salute;
  • Rischi di un intervento operatorio;
  • Abitudini alimentari;
  • Fattori psicologici;
La chirurgia bariatrica raggruppa al proprio interno varie procedure - come il palloncino intragastrico –, interventi restrittivi (tra cui il bendaggio gastrico e la resezione gastrica verticale), interventi malassorbitivi che limitano l’assorbimento delle calorie e interventi misti che combinano più approcci.

Tutte le tecniche hanno come finalità la perdita di peso e il suo mantenimento sul lungo periodo. Di riflesso il paziente che intraprende il percorso di chirurgia bariatrica vede migliorare la propria salute, poiché con il calo di peso ponderale, riduce anche il rischio di mortalità e l’incidenza della comparsa di patologie associate al peso in eccesso. Al di là dell’intervento in sé stesso, l’equipe di specialisti che segue il paziente, lo aiuta a mettere in atto un nuovo stile di vita, che comprende un’alimentazione adeguata ed equilibrata fino all’attività fisica. Ecco quindi che chi decide di intraprendere un intervento di chirurgia bariatrica abbraccia un percorso multidisciplinare che ha come obiettivo il ripristino della salute e il mantenimento del giusto peso corporeo.

L’intervento bariatrico oggi viene eseguito con tecniche il meno invasive possibili, in modo che il paziente possa tornare alla propria quotidianità nel minor tempo possibile.

Lo stomaco fa parte del tratto gastrointestinale, ed è lungo circa 25 cm, e si presenta come una sacca delimitata nella porzione superiore dal cardias, uno sfintere che collega l’esofago allo stomaco. Nella parte inferiore il piloro segna il confine con il duodeno, che è la prima parte dell’intestino tenue.

Lo stomaco svolge diverse funzioni, fra le quali:
  • l’assorbimento di alcune sostanze,
  • la digestione di proteine e carboidrati,
  • contiene i cibi che provengono dall’esofago, permettendo di ingerire anche grandi quantità di cibo,
  • l’avanzamento del bolo alimentare – il cibo in parte digerito dai succhi gastrici.
Di seguito un elenco degli interventi di chirurgia bariatrica più frequentemente praticati.


1) Sleeve gastrectomy

La sleeve gastrectomy (sleeve si traduce "manica", dall'inglese) è un intervento irreversibile – significa che non è possibile recuperare la parte eliminata – che consiste nell’effettuare una resezione, lungo la grande curvatura gastrica, di una porzione di stomaco, tale da rendere lo stomaco residuo tubuliforme (a forma di manica, appunto). In questo modo il paziente avverte un precoce senso di sazietà.

Mentre uno stomaco normale ha una capacità di circa 1500 centimetri cubici – quando è dilatato può raggiungere anche 4000 centimetri cubici – la resezione praticata permette di asportare il fondo gastrico, lasciando uno stomaco che ha una capacità massima di 150 centimetri cubici. La sleeve gastrectomy viene eseguita in laparoscopia, con anestesia generale. Una suturatrice meccanica crea la forma di tubo.

Al contrario di molti altri interventi di chirurgia bariatrica, la sleeve gastrectomy non provoca malassorbimento intestinale, ma permette di perdere peso poiché già dopo aver ingerito poco cibo la persona si sente sazia. Inoltre, diminuisce anche la produzione di grelina, l’ormone ritenuto responsabile del senso di fame. In questo senso diventa un intervento restrittivo ormonale, poiché influisce sugli ormoni responsabili del senso di sazietà.

A distanza di un anno dall’intervento, la persona può riuscire a perdere il 50-60% del peso in eccesso.
Nell’intervento di sleeve gastrectomy le controindicazioni alla resezione possono riguardare le persone che soffrono di reflusso gastroesofageo ed hanno sviluppato una esofagite, cioè un’infiammazione della mucosa esofagea.

Se avete deciso di sottoporvi a un intervento di chirurgia bariatrica, potete fare tutte le domande all’equipe medica che vi segue, in modo da rispondere a eventuali dubbi e quesiti. Una volta presa la decisione è importante affrontare il nuovo stile di vita con serenità, in modo da poter godere del ritrovato benessere.


2) Bypass gastrico

Il bypass gastrico è un altro intervento molto comune della chirurgia bariatrica, che è considerato un intervento misto. Infatti è sia restrittivo: prevede la creazione di una tasca gastrica di 30 cc di volume, che malassorbitivo: vengono “bypassati” i primi 250 cm metri di intestino in modo che l’assorbimento di alcuni nutrienti – grassi e carboidrati – sia minore.
 

3) Bendaggio gastrico

Al contrario dei precedenti due tipi di interventi, questo è reversibile e non prevede l’asportazione o la resezione del tratto intestinale, ma l’inserimento di un anello in silicone regolabile, posto intorno alla porzione superiore dello stomaco, che crea un piccolo serbatoio subito sotto l’esofago e che comunica con lo stomaco tramite uno stretto orifizio. In questo modo si riduce la capacità di introdurre gli alimenti.

L’anello viene posizionato nella parte superiore dello stomaco ed è gonfiabile dall’esterno. Mentre il volume del serbatoio è 25 centimetri cubici, quello dell’orifizio dell’anello è regolabile: in questo modo la quantità di cibo introdotto è fortemente limitata e, allo stesso tempo, a causa della presenza del bendaggio, aumenta il tempo di svuotamento.

Il bendaggio regolabile permette di poter restringere lo stomaco in maniera graduale, così che il dimagrimento sia costante e duraturo. Le regolazioni vengono fatte dal medico in ambulatorio con una cadenza mensile o bimestrale. Durante queste fasi, il paziente viene seguito dall’equipe medica che monitora i risultati ottenuti ma sostiene anche la persona nel proprio percorso e la aiuta a seguire il nuovo stile di vita e il cambio di abitudini alimentari.

Essendo interventi di chirurgia generale, tutti gli interventi di chirurgia bariatrica hanno dei rischi associati, anche se oltre il 95% dei casi non presenta complicazioni.

Due sono i rischi che si possono verificare con maggiore frequenza:
  • una eventuale emorragia dopo l’intervento, che riguarda circa il 2% di chi si sottopone a questo tipo di intervento;
  • La deiscenza o la fistola, anch’essa rara. La fistola si verifica nell’1% dei pazienti operati (i forti fumatori hanno un rischio maggiore di sviluppare tale complicanza).
Rare sono anche le complicazioni di tipo cardiologico, come l’embolia polmonare, che riguarda meno dell’1% delle persone che si sottopongono a intervento.

L’equipe medica di chirurgia bariatrica eseguirà tutti gli esami pre-operatori e le indagini diagnostiche al fine di prevenire possibili complicanze ed eseguire l’intervento nel modo più sicuro possibile.
Importante è anche svolgere regolare attività fisica dopo l’intervento, in modo da evitare problemi vascolari e migliorare il tono muscolare. Adottare uno stile di vita sano ed equilibrato è il modo più corretto per vedere migliorare la propria salute e perdere i chili di troppo che rischiano di mettere in pericolo la vita della persona.

I pazienti che si sottopongono a questo tipo di percorso, possono ricorrere in qualsiasi momento alla consulenza dell’equipe medica, chirurgica, dietetica e psicologica: non vengono, infatti, mai lasciati soli, proprio per offrire supporto nel loro delicato percorso di vita.

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