Alitosi

L’alitosi è la condizione che implica l’emissione di un odore sgradevole dalla bocca durante la respirazione.
Per lo più liquidata come un problema imbarazzante, che può comunque influenzare la vita sociale e la fiducia in sé stessi, l’alitosi può anche essere la spia di tutta una serie di circostanze in atto, che può valer la pena approfondire con una consulenza medica. L’alitosi può infatti essere trattata con successo una volta identificata la causa all’origine.

L'alitosi è più comunemente nota come alito cattivo o pesante: in questi casi, l’odore sgradevole proveniente dalla bocca durante la respirazione è tenace e non può essere gestito se non con soluzioni temporanee (ad esempio spray o mentine).

Si tratta di una condizione che può interessare qualunque tipo di paziente, ma si manifesta più facilmente in età avanzata. Mentre il cibo e le bevande possono temporaneamente causare problemi di alitosi, diverse sono le cause che possono contribuire a rendere persistente questo problema.

Sebbene non sia semplice verificare in autonomia quanto il proprio alito risulti poco gradevole, è possibile utilizzare uno di questi metodi:
  • Usare la zona posteriore della lingua per leccare la parte interna del polso; attendere che la saliva si sia asciugata; odorare.
  • Utilizzare un cucchiaio usa e getta per grattare delicatamente la medesima zona della lingua; valutare l’odore sullo strumento.

I sintomi dell'alitosi

È importante prestare attenzione alla presenza o compresenza di determinati segnali, quali ad esempio:
 
  • Odore sgradevole: come è ben noto, il sintomo più evidente dell'alitosi è un odore sgradevole proveniente dalla bocca. Esso può essere descritto come acre, pungente o simile all'odore dello zolfo. L'alito cattivo può essere persistente o intermittente, a seconda delle cause.
  • Gusto metallico o amaro in bocca, anche dopo aver mangiato o bevuto. Questo sintomo è spesso associato alla presenza di batteri o sostanze chimiche nell'alito.
  • Sensazione di secchezza delle fauci, con mancanza di produzione di saliva.
  • Sensibilità o dolore ai denti.
  • Placca e tartaro sui denti.
  • Mal di gola o gengive infiammate. Questi sintomi possono indicare un'infiammazione o un'infezione del cavo orale.
  • Cambiamenti nella struttura della lingua, che potrebbe presentare una patina bianca o giallastra. Ciò può essere dovuto alla proliferazione di batteri o dall'accumulo di residui di cibo.

In parte segnale e in parte conseguenza può essere anche una forma di ansia sociale: le persone con alitosi possono infatti evitare il contatto ravvicinato con gli altri o sentirsi a disagio nelle interazioni sociali.
 

Da cosa dipende l’alito cattivo? L’alitosi può avere cause di diversa natura, che spaziano da semplici abitudini dello stile di vita fino a vere e proprie patologie.
 
  • Problemi dentali e del cavo orale, fra le cause più comuni (circa nel 90% dei casi): è infatti la presenza di batteri all’interno della bocca, insieme alla decomposizione dei residui alimentari, alla presenza di cellule morte e a piccolissime tracce di sangue, a produrre una serie di reazioni chimiche sulla zona posteriore della lingua. Proprio la lingua è infatti il luogo presso cui maggiormente tendono a proliferare i batteri, che durante l’elaborazione dei residui di cibo provocano la liberazione di composti sulfurei: da qui deriva l’odore sgradevole. La placca sui denti, le carie, le gengiviti e la parodontite possono quindi agevolare lo sviluppo di alito cattivo. Inoltre, l'accumulo di residui di cibo nelle protesi dentali può favorire la crescita batterica.
  • Abitudini alimentari: è possibile individuare per l’alito pesante cause alimentari come l'aglio, le cipolle, i latticini, il caffè e l'alcol, che contengono composti volatili che possono essere assorbiti nel flusso sanguigno e trasferiti ai polmoni. Inoltre, anche il digiuno prolungato può causare alitosi, poiché riduce la produzione di saliva, che aiuta a pulire la bocca dai batteri.
  • Fumo di sigaretta, che danneggia le gengive, riduce la produzione di saliva e il senso del gusto, e aumenta il rischio di infezioni della bocca. Inoltre, il fumo di sigaretta può rimanere nei polmoni e nel tratto respiratorio, causando un persistente alito pesante.
  • Secchezza orale: la mancanza di produzione di saliva può favorire la crescita batterica nella bocca. La secchezza delle fauci può essere causata da vari fattori, tra cui l'assunzione di farmaci, la respirazione attraverso la bocca anziché il naso e la disidratazione.
  • Stress, che può influenzare la produzione di saliva e contribuire alla proliferazione dei batteri nel cavo orale.
  • Cattive abitudini di igiene orale: la scarsa spazzolatura dei denti, il mancato utilizzo del filo interdentale e l'assenza di cure dentali regolari possono portare all'accumulo di placca batterica e alla comparsa di alitosi.
  • Assunzione di farmaci, ad esempio in caso di chemioterapia.

Una nota a parte meritano i pazienti più piccoli: l’alito cattivo nei bambini può essere causato non solo da un’igiene orale scarsa, ma anche da una condizione nota come acetone, dovuta a un’alimentazione troppo ricca di grassi. L’acetone si presenta con nausea e un alito caratterizzato da un odore peculiare, tipicamente fruttato.

L’alitosi può variare nel suo decorso a seconda delle cause, della gravità del problema e delle misure adottate per affrontarlo. Mentre problemi di alitosi occasionali possono essere comuni e spesso legati a fattori temporanei come il consumo di particolari cibi o bevande, l'alitosi cronica può essere indicativa di problemi più gravi e richiedere un'attenzione particolare.

È quindi necessario rivolgersi a un medico e in primis a un dentista quando l'alitosi è persistente nonostante una corretta igiene orale e l'adozione di misure preventive. Come si è visto, la sua presenza potrebbe essere indicativa di problemi dentali, infezioni del tratto respiratorio, disturbi metabolici o altre condizioni sottostanti che richiedono una valutazione e un trattamento adeguati. Lo stesso vale per la manifestazione di sintomi aggiuntivi, quali dolore dentale, gengive infiammate, mal di gola persistente o cambiamenti nella struttura della lingua.

Altrettanto essenziale è prestare attenzione all’eventuale impatto sulla qualità della vita: se l'alito cattivo interferisce con le attività quotidiane, le relazioni personali o l’autostima, è importante affrontare il problema quanto prima per non inficiare il benessere psicologico. L’isolamento e il ritiro sociale possono infatti avere conseguenze molto negative sulla salute mentale.

Se non trattata, l'alitosi cronica può portare a gravi problemi orali e dentali, inclusa la progressione delle carie, delle gengiviti e delle infezioni nella bocca. La presenza costante di batteri può danneggiare i tessuti orali e contribuire alla perdita dei denti.

Infine, dal momento che l’alitosi può essere causata da una serie di condizioni, tra cui problemi dentali, disturbi del tratto respiratorio, disturbi metabolici, problemi gastrointestinali o infezioni sistemiche, è indispensabile identificare e trattare la causa in questione per prevenire complicazioni a lungo termine.

La diagnosi richiede un'attenta valutazione dei sintomi, un esame clinico approfondito e, talvolta, test di laboratorio specifici. Per prima cosa, è necessario sottoporsi a una visita medica, che inizia con un'accurata anamnesi clinica. Durante questa fase, vengono raccolte informazioni sulle abitudini alimentari, lo stile di vita, i sintomi associati, l'igiene orale e la storia clinica del paziente. Queste informazioni possono aiutare a individuare i potenziali fattori di rischio e le possibili cause.

In seguito, se sono state rilevate problematiche della bocca o dei denti, il paziente dovrebbe sottoporsi a una visita odontoiatrica: un esame approfondito della bocca e dei denti è fondamentale per la diagnosi di alitosi. Il dentista può esaminare la cavità orale alla ricerca di segni di placca, tartaro, carie, gengiviti, infezioni o altri problemi che potrebbero contribuire al cattivo odore dell'alito. Inoltre, vengono valutate le condizioni della lingua, delle tonsille e della mucosa orale.

Altre opzioni con cui è possibile accertare la diagnosi sono:
 
  • Compilazione di un diario alimentare su richiesta del medico, per identificare eventuali cibi o bevande che possono contribuire a rendere l’alito pesante.
  • Test di olfatto e gusto, che possono essere utilizzati per valutare soggettivamente il cattivo odore dell'alito e il sapore della saliva. Questi test possono fornire indicazioni sulla gravità dell'alitosi e sulla sua percezione da parte del paziente.
  • Esami di laboratorio, fra cui test per valutare la presenza di infezioni batteriche o fungine nella bocca, la funzionalità renale ed epatica, il metabolismo dei carboidrati e dei grassi, e l'equilibrio ormonale.
  • Valutazione della saliva, che svolge un ruolo importante nella pulizia della bocca dai batteri e nell'eliminazione dei composti odorosi. La saliva può essere testata per valutarne quantità, qualità e pH, nonché la concentrazione di enzimi e la presenza di batteri o altri microrganismi.

Come combattere l’alitosi? È possibile affrontare l’alito cattivo con rimedi e strategie che possono aiutare a ridurre o eliminare il l’odore sgradevole, migliorando così la qualità della vita complessiva del paziente.
  • Igiene orale rigorosa: è il primo in assoluto fra i rimedi per l’alito pesante. Ciò significa spazzolare i denti (insistendo sulla superficie dentale e lungo il bordo gengivale) almeno due volte al giorno utilizzando un dentifricio adeguato, utilizzare il filo interdentale per rimuovere i residui di cibo tra i denti e sciacquare per almeno 30 secondi la bocca con un collutorio antimicrobico per tenere sotto controllo la proliferazione batterica. In caso di utilizzo di protesi, è bene disinfettarle spesso e con attenzione.
  • Visite odontoiatriche e detartrasi regolari, essenziali per una buona salute orale, che possono aiutare a identificare e trattare precocemente tutte quelle problematiche dentali legate allo sviluppo di alitosi.
  • Pulizia della lingua. Poiché la lingua può essere l’habitat perfetto per batteri e residui di cibo che contribuiscono all'alitosi, pulirla regolarmente con uno spazzolino da denti o uno strumento apposito può ridurre la crescita batterica e migliorare l'alito.
  • Idratazione adeguata, ossia bere almeno 1,5-2 litri d’acqua al giorno. Bere abbondantemente durante il giorno può contribuire a una buona idratazione della bocca e favorire la produzione di saliva, che aiuta a pulire la bocca dai batteri.
  • Evitare il più possibile di consumare latticini, caffè, alimenti odorosi e ridurre il consumo di zuccheri e cibi ad alto contenuto di amido: ciò può anche prevenire la formazione di placca batterica e tartaro. Al contempo, arricchire la propria dieta di frutta e verdura.
  • Smettere di fumare e di consumare bevande alcoliche.
  • Masticare gomme senza zucchero o caramelle al mentolo può stimolare la produzione di saliva e mascherare temporaneamente il cattivo odore della bocca.

Nel caso non risulti realmente efficace alcuno di questi rimedi contro l’alitosi, come curarla diventa una questione ancora più strettamente medica. Essenziale è il trattamento delle condizioni sottostanti: se l’alito cattivo è generato da problemi dentali, disturbi del tratto respiratorio, disturbi metabolici o altre cause diagnosticate, è fondamentale trattare tale causa.
In generale, è consigliabile consultare medico e dentista per una valutazione approfondita e un trattamento specifico.

È importante sottolineare ancora una volta che il trattamento dell’alitosi è legato alle cause all’origine, che talvolta sono in verità più fattori combinati. Ecco perché il percorso di diagnosi e cura deve essere altamente personalizzato e richiedere un metodo multidisciplinare: se lo specialista di riferimento è l’odontoiatra, è però possibile che sia necessario in seguito a visita odontoiatrica seguire un piano di cura più complesso, soprattutto nel caso si sospetti l’associazione fra alito pesante e disturbi non direttamente collegati ai denti.

Tali competenze devono essere supportate dalle tecniche diagnostiche più all’avanguardia e dalla collaborazione con équipe di livello elevato. Presso gli ospedali GVM Care & Research e in particolare presso le Dental Unit, è possibile contare su tutti questi fattori tanto essenziali all’interno del percorso di diagnosi, trattamento e follow-up. La visione a 360 gradi degli esperti permette al paziente di beneficiare un approccio di cura unico, sulla base di una storia clinica e personale che può essere soltanto ed esclusivamente individuale.
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